Cari amici ed amiche,
il "no" alle Olimpiadi di Roma potrebbe davvero costare caro.
O meglio potrebbe costare caro per la sindachessa Virginia Raggi personalmente e tutti i consiglieri che hanno votato la mozione per il ritiro della candidatura ai Giochi del 2024, il 29 settembre scorso, e di riflesso per i cittadini romani.
Il danno erariale che il presidente del Coni Giovanni Malagò ha quantificato in 20 milioni di Euro potrebbe portarli dritto davanti alla Corte dei conti. Perché non basta dire che la capitale rinuncia alle Olimpiadi per timore di illeciti nelle opere necessarie o comunque perché nel programma del Movimento 5 Stelle era annunciata questa opposizione. Fin qui si tratta di un atto politico, ma per giustificare l'inversione a U che ha cancellato l'impegno preso dalla giunta Marino a giugno 2015 ci vuole ben altro. Quello che si chiama un atto di alta amministrazione, con adeguata giustificazione dei motivi per i quali si rinuncia ad un possibile arricchimento per Roma, a finanziamenti almeno di 5 miliardi di Euro.
Chi pagherà tutto ciò?
La risposta è semplice: a pagare ciò saranno i consiglieri che hanno votato quella mozione ed i cittadini che non vedranno nessuno di quegli indotti che sarebbero arrivati con le Olimpiadi.
Per combattere gli illeciti non si debbono bloccare le opere ma i ladri.
Coloro che hanno votato quella mozione paghino anche per il danno fatto alla città.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Il No non è stato dettato dalla paura della corruzione (che pure è un problema poiché la gestione olimpiadi non spetta solo a Roma ma anche al governo: ergo la giunta raggi ha pochi poteri per combatterla), ma principalmente, se non esclusivamente, dai debiti ulteriori cui esporrebbe il comune.
RispondiEliminaContestare il no è legittimo, trasfigurarne però le motivazioni, per prendersi la ragione, non lo è.
Una Giunta può rivolgersi alla Procura.
RispondiEliminaErgo, se la sindachessa avesse sentito anche il solo odore di corruzione avrebbe potuto denunciare la cosa a chi di dovere.
Il "no" della Giunta romana alle Olimpiadi è stato "no" ideologico, un "no" figlio dell'ideologia del "non fare nulla".
Piantiamola con questa storia.
Anche il Governo avrebbe messo i soldi.
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