il quotidiano "Il Giornale", riporta un discorso di Papa Francesco.
Papa Francesco lancia l'allarme: "E' in atto un'invasione araba dell'Europa".
Queste parole non stonerebbero in bocca a Innocenzo XI, pontefice della metà del Seicento; ma che lasciano basiti quando scopriamo che a pronunciarle è stato Papa Francesco, in una recente intervista al periodico cattolico francese Vie.
Il Santo Padre ha ammesso senza timore che il Vecchio Continente è di fronte a "un'invasione", ma ha specificato subito dopo che egli non giudica negativamente il fenomeno. "Si può parlare oggi di invasione araba. È un fatto sociale - ha spiegato Francesco - quante invasioni l’Europa ha conosciuto nel corso della sua storia! E ha saputo sempre superarsi e andare avanti per trovarsi infine come ingrandita dallo scambio tra le culture.".Ora, io sono d'accordo con il Papa che parla delle invasioni subite dall'Europa.
Ricordo che le invasioni del secolo V, quando crollò l'Impero Romano d'Occidente.
Però, il Papa trascura un piccolo particolare: nel V secolo AD, ci fu una Chiesa che seppe evangelizzare ed integrare gli invasori.
Ci furono grandi Papi, come San Leone Magno (che secondo una certa tradizione venne anche a Governolo per fermare il re unno Attila, 390-471), San Gregorio Magno (540-604) e Papa Leone III (750-816) che fecero una grande opera di evangelizzazione e di integrazione di popolazioni che con l'esausta civiltà romana non c'entravano nulla.
Quindi, l'Europa di allora ebbe un'identità.
L'Europa di oggi non ha un'identità.
Se non cambia, sarà destinata a morire.
Cordiali saluti.
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