Madonna di Grottaferrata |
Cari amici ed amiche,
prendo questa citazione del libro ebraico del Talmud che mi è stata portata all'attenzione da una mia amica:
"State molto attenti a non far piangere una donna: poi Dio conta le sue lacrime!La donna è uscita dalla costola dell'uomo, non dai suoi piedi perché debba essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale... un po' più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere amata...".
Sono parole molto belle.
Ora, esprimo un giudizio.
Oggi, 8 marzo, è la Festa della Donna.
Io penso che vada bene festeggiare la donna ma dico anche un'altra cosa: le donne vanno amate e rispettate sempre.
Altrimenti, questa festa rischia di essere solo una manifestazione di ipocrisia.
Chi ama la donna (per esempio) deve essere contro la mercificazione del suo corpo,
Non mi riferisco solo alla prostituzione ma anche alla pratica dell'utero in affitto.
Anche la pratica dell'utero in affitto è forse una forma di mercificazione del corpo della donna.
Pensiamo anche a quelle donne che secondo certe culture vengono ritenute inferiori e che (per esempio) sono costrette ad indossare vestiti che non vorrebbero indossare e ad essere sottomesse ai mariti, i quali le vessano.
Girare la testa dall'altra parte di fronte a situazione come queste non è una forma di mancanza di rispetto verso le donne?
Direi di sì.
Ricordiamo che Dio diede alla donna un ruolo importante.
Ricordiamoci della Vergine Maria, Madre di Dio.
Pensiamo anche alle grandi donne della storia, come l'imperatrice bizantina Teodora o la scienziata Marie Curie.
Allora, non facciamo dell'8 marzo la fiera dell'ipocrisia.
Cordiali saluti.
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