Il Jobs Act? E' un bluff!

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "L'onda Jobs Act è già finita: persi 70mila posti di lavoro".
La tendenza a fare nuovi contratti del 2015 registra una brusca frenata perché sono finiti gli sgravi fiscali. E ora sulle assunzioni spunta un dato negativo: -39%.
Ergo, il Jobs Act (tanto decantato dal premier Renzi e dai suoi) è un bluff.
Ora, il problema della disoccupazione si risolverà quando qui in Italia si potrà fare impresa liberamente.
Basterebbe ridurre la burocrazia, abbassare la pressione fiscale, fare infrastrutture nuove, riformare la giustizia, fare abbassare il costo dell'energia elettrica e abolire certe leggi stupide, come la "Legge Mosca" del 1974, la legge che dà privilegi fiscali alle cooperative.
Inoltre, va ridotto anche il potere di interdizione che hanno i sindacati.
I sindacati italiani hanno un approccio ottocentesco riguardo al lavoro, poiché vedono l'impresa privata come un "nemico da abbattere" e per troppo tempo hanno avuto un forte potere di interdizione.
Senza imprese non c'è occupazione.
Cordiali saluti.