leggete questo articolo che ho preso dalla pagina di Facebook di Magdi Cristiano Allam:
Con un ennesimo colpo di mano Matteo Renzi ha modificato l’inno nazionale italiano. È successo oggi all’inaugurazione dell’Expo a Milano. Dopo che un coro di bambini, chiamato a cantare l’inno nazionale, nel finale al posto della conclusione “siam pronti alla morte” l’ha sostituita con “siam pronti alla vita”, subito dopo Renzi ha iniziato il suo discorso avallando la modifica all'inno nazionale dicendo: “L'Italia s'è desta, siam pronti alla vita, sì”.
Ebbene se è discutibile che a dei bambini, escludendo che sia stata una loro iniziativa, sia stato consentito di modificare il testo dell’inno nazionale, è assolutamente inammissibile che lo faccia il capo del governo. Se poi dovesse emergere che si è trattato di una iniziativa concertata, con dei bambini che sono stati strumentalizzati per favore un’operazione mediatica per scatenare un dibattito mettendo nel bene e nel male al centro dell’attenzione Renzi, ebbene mi auguro che venga severamente sanzionato a norma di legge.
Intendiamoci: io non escludo aprioristicamente che l’inno nazionale italiano possa essere modificato, non solo in alcune sue parti ma anche integralmente, così come non ritengo che la Costituzione italiana sia inviolabile quasi si trattasse di una “Bibbia laica”, come la definì l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Ma dico che l’eventuale modifica dell’inno nazionale o della Costituzione debbano essere il frutto del più ampio consenso nazionale, proprio perché sono dei pilastri dell’unità nazionale, attraverso le procedure contemplate dalle nostre leggi. In ogni caso ciò non può avvenire con un colpo di mano. L’ennesimo colpo di mano di Matteo Renzi.
Ebbene se è discutibile che a dei bambini, escludendo che sia stata una loro iniziativa, sia stato consentito di modificare il testo dell’inno nazionale, è assolutamente inammissibile che lo faccia il capo del governo. Se poi dovesse emergere che si è trattato di una iniziativa concertata, con dei bambini che sono stati strumentalizzati per favore un’operazione mediatica per scatenare un dibattito mettendo nel bene e nel male al centro dell’attenzione Renzi, ebbene mi auguro che venga severamente sanzionato a norma di legge.
Intendiamoci: io non escludo aprioristicamente che l’inno nazionale italiano possa essere modificato, non solo in alcune sue parti ma anche integralmente, così come non ritengo che la Costituzione italiana sia inviolabile quasi si trattasse di una “Bibbia laica”, come la definì l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Ma dico che l’eventuale modifica dell’inno nazionale o della Costituzione debbano essere il frutto del più ampio consenso nazionale, proprio perché sono dei pilastri dell’unità nazionale, attraverso le procedure contemplate dalle nostre leggi. In ogni caso ciò non può avvenire con un colpo di mano. L’ennesimo colpo di mano di Matteo Renzi.
Ironicamente, io dico che siamo a posto.
Io conio un nuovo termine: renziolatria.
Il premier Matteo Renzi è sempre al centro della scena.
Egli è presente in televisione ventiquattro al giorno.
Ci sono giornali che ne fanno racconti quasi agiografici.
A Renzi è permesso tutto, persino di modificare l'inno nazionale italiano.
Egli cambia la legge elettorale a suo piacimento e fregandosene del parere degli altri.
Egli ha imposto il nome di Sergio Mattarella, obbligando tutta la sua maggioranza ad eleggerlo come presidente della Repubblica in Parlamento.
Egli si permette di attaccare i suoi avversari, apostrofandoli con termini come "gufi" e quant'altro.
Il tanto decantato "Jobs Act" non sta dando i risultati sperati e la disoccupazione aumenta.
Eppure, nessuno mette in risalto questa cosa, quasi come se si avesse paura di spiacere a Renzi.
Secondo l'ISTAT, la disoccupazione totale è salita al 13% e quella giovanile sta superando il 43%.
Scommetto che Renzi dirà che l'ISTAT è fatta da "gufi".
Tra un po', si chiederà a Papa Francesco di canonizzare Renzi, anche se questi è ancora vivo, e trasformeranno la sua casa a Rignano sull'Arno (in Provincia di Firenze) in un santuario.
Se a fare le cose che sta facendo Renzi fosse stato Silvio Berlusconi (il presidente Berlusconi), ci sarebbe stata una sollevazione di massa.
Invece, è Renzi a fare queste cose e chi dovrebbe dire la sua tace.
Parlamentari dell'opposizione passano alla maggioranza.
Tutti tacciono.
Però, quando fu la volta dei deputati Antonio Razzi e Domenico Scilipoti che passarono alla maggioranza di centrodestra dell'allora governo del presidente Berlusconi ci fu una sollevazione popolare e si invocò la giustizia perché qualcuno ritenne che quei due parlamentari fossero stati "comprati".
Oggi, invece, i parlamentari che passano al Partito Democratico di Renzi escono "immacolati" e "santi" agli occhi di certa stampa.
Bene ha fatto Magdi Cristiano Allam ha fare notare questa cosa dell'inno nazionale italiano.
Se l'Italia è questa, io non mi sento più italiano.
Se deve andare a prestare culto a qualcuno, preferisco andare al Santuario della Beata Vergine delle Grazie (a Curtatone, qui in Provincia di Mantova), al Santuario di San Gabriele dell'Addolorata (che si trova ad Isola del Gran Sasso, in Provincia di Teramo) o al Santuario della Madonna di Tindari, in Sicilia, e di certo non a Palazzo Chigi o a Rignano sull'Arno.
Cordiali saluti.
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