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sabato 9 maggio 2015

Il Risotto alla "Pilota" nacque a corte San Cassiano?

Cari amici ed amiche,

qui a Roncoferraro, sulla strada che va verso Nosedole, vi uno stradello denominato "Stradello San Cassiano".
Questo stradello porta ad una corte chiamata corte San Cassiano.
Un tempo, questa corte era un monastero, forse dipendente dall'Abbazia di Polirone, a San Benedetto Po.
Secondo una certa storiografia, pare che il celebre Risotto "alla Pilota" sia nato nel monastero di Cassiano.
Infatti, sempre stando a questa storiografia, in quel monastero vi era un monaco chiamato "pilotino".
Questi era l'addetto del riso, che dal XVI secolo era coltivato nelle zone di Roncoferraro e nei territori limitrofi.
Per provare il riso, questo monaco ne faceva bollire un poco, otteneva così un riso bianco ed asciutto e lo assaggiava con la cipolla.
Come ho spesso notato, durante i pranzi organizzati dal Comitato Manifestazioni Roncoferraro a cui sono stato invitato, il Risotto "alla Pilota" era accompagnato con della cipolla da mangiare a parte.
Questo dovrebbe essere un retaggio di quanto si faceva prima.
Solo in seguito si iniziò ad usare la carne di maiale.
Durante la festa di Santa Caterina (25 novembre) i padroni delle corti, che (come nel caso di Corte Grande di Roncoferraro) erano anche riserie, offrivano ai loro assalariati un risotto asciutto (non mantecato) con carne di maiale.
Il riso non mantecato tendeva a scuocersi meno del risotto mantecato.
I padroni (che erano considerati avari) facevano ammazzare il maiale più grasso e con la carne di maiale tritata a coltello e pestata (da qui deriva il nome "pesto", con cui si indica la pasta di salame con cui si condisce il Risotto "alla Pilota") si facevano i salami.
Per tastare la sapidità della carne trita, ne veniva presa un poco e con questa veniva condito il riso che veniva offerto ai "piloti" (o "pilarini"), i quali erano gli addetti alla lavorazione del riso.
Il "Risotto alla Pilota" ha oggi il marchio "De.C.O." nella Municipalità di Castel d'Ario.
Se (stando a questa storiografia) questo risotto era nato a Roncoferraro, come mai marchio De.C.O. è Castel d'Ario?
La risposta sta nel fatto che questo risotto divenne comune a tutte le municipalità di questa porzione del territorio mantovano.
Ricordo che i Nuvolari (originari di Roncoferraro) ebbero terre anche a Castel d'Ario.
I Nuvolari erano dei possidenti molto importanti.
Semplicemente (lo dico senza fare polemica) Castel d'Ario riuscì in ciò che Roncoferraro non riuscì.
Tutte le componenti della realtà casteldariese (Municipio, comitati e quant'altro) fecero sistema tra loro e riuscirono a fare diventare questo piatto un piatto tipico di quella zona.
Noi di Roncoferraro siamo arrivati dopo.
Comunque, questo risotto sarà servito anche nella "Festa del Pesce" , la festa che ci sarà qui a Roncoferraro dal 21 al 24 maggio.
Cordiali saluti.


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