Il mughetto è un fiore originario del continente europeo e del nord America. Il suo nome “convallaria majalis”, che deriva dal latino, significa “giglio di maggio”. È una pianta erbacea sottile, alta massimo 20 cm, formata da sole due foglie ovali molto allungate di colore verde brillante. I fiori bianchi sono di forma campanulata disposti a grappolo su un lungo stelo e hanno un gradevole profumo.
Secondo la mitologia latina, il mughetto era caro a Mercurio, poiché si credeva che il suo profumo inebriante rinforzasse il cervello e acuisse la memoria e, per questo motivo veniva usato durante i riti sacri. Inoltre, secondo la tradizione antica, esso simboleggiava la nuova luce primaverile e ne venivano donati dei rametti in segno di amicizia e speranza.
Una leggenda narra che il fiore si generò dalle gocce di sangue che san Lorenzo perse durante un combattimento che ebbe contro il demonio: da allora i cristiani associarono il fiore al santo.
Dalla Francia viene la tradizione che il primo maggio si regali il mughetto: fu Carlo IX, nel 1561, che introdusse tale consuetudine in segno di felicità e porta fortuna. Ci si recava nei boschi per cogliere i mughetti, simbolo di primavera. Si dice, anche, che l’usignolo aspetti la fioritura del primo mughetto di primavera nel bosco per celebrare i suoi amori.
Il mughetto, oggi, trova impiego nella moderna fitoterapia, poiché contiene delle molecole che sono di aiuto nello scompenso cardiaco.
Nel linguaggio dei fiori, il mughetto simboleggia la verginità, la purezza e l’innocenza, per il suo colore bianco candido e la delicatezza dei fiori. Questo fiore bianco, invece, in Francia, rappresenta l’uomo che ostenta troppo la sua raffinatezza.
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