leggete il mio articolo scritto su "Italia chiama Italia" e che è intitolato "La piaga della corruzione, ma le istituzioni funzionano bene?".
L'articolo riprende un discorso fatto da uno dei fornitori del Comitato Manifestazioni Roncoferraro per la "Festa del Pesce" che ha detto:
"Quando un imprenditore paga le tasse sta bene. Se non le paga è in debito".
Che fenomeni tristi come l'evasione fiscale, la corruzione e la mafia siano da condannare mi sembra logico.
Però, alcune cose vanno dette.
A causa della pressione fiscale fuori controllo, molti imprenditori sono costretti a scegliere se pagare delle tasse o non licenziare i dipendenti e mantenere l'azienda in attività.
Quanto alla mafia, va detto che essa non punta tanto a fare business (che è comunque consequenziale) ma punta soprattutto a prendere il potere, infiltrandosi nelle istituzioni o cercando di sostituirsi ad esse.
Quanto alla corruzione, di fronte ad una burocrazia prolissa ed arrogante chi può si "arrangia".
Tutte queste cose hanno un comune denominatore: il cattivo funzionamento delle istituzioni.
Uno Stato che è assente dove dovrebbe essere presente e presente oltre la misura dove dovrebbe non esserci, che tassa oltre la misura, la cui giustizia non garantisce la certezza della pena né quella del diritto e che ha una burocrazia elefantiaca ed arrogante non è certo un argine contro il diffondersi di queste tre piaghe.
Quindi, non basta condannare queste tre piaghe ma bisogna fare in modo che le istituzioni funzionino.
Cordiali saluti.
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