Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo scritto da Antonio Rossitto sulla rivista "Panorama" e che è intitolato "Flop e furbizie di una candidata molto renziana".
In Liguria ci sono concrete possibilità di una vittoria del centrodestra.
La candidata governatrice del centrosinistra Raffaella Paita ed il suo sfidante Giovanni Toti (nella foto) sono appaiati nei sondaggi.
Tra i liguri serpeggia il malcontento verso il centrosinistra.
I liguri non perdonano alla Giunta del Governatore Claudio Burlando la pessima gestione dell'alluvione che il 9 ottobre 2014 ha colpito la città di Genova.
La candidata del centrosinistra Raffaella Paita è a tutti gli effetti parte di questa Giunta, in quanto Assessore alle Infrastrutture e alla Protezione Civile.
Anzi, su di lei è piovuto anche un avviso di garanzia per quanto accaduto durante l'alluvione.
La Procura di Genova le contesta la "mancata allerta".
Oltre a ciò, si va dall'inchiesta per l'alluvione (che non ella non ha saputo gestire) si va ai presunti brogli alle primarie del Partito Democratico, che hanno provocato l'uscita dal medesimo del suo sfidante Sergio Cofferati, il quale è andato a sostegno dell'altro candidato ex-Partito Democratico Luca Pastorino.
Inoltre, ella sventola nel suo curriculum l'attività di giornalista di cui nessuno ha memoria.
Il 27 maggio 2007, ella venne eletta consigliere comunale a La Spezia.
Qualche giorno dopo, venne assunta alla STI, una società di archiviazione dati con un consiglio di amministrazione pieno di professionisti legati al Partito Democratico.
Paita, però, non lavorò.
l'11 giugno 2007, ella divenne assessore con deleghe a "La Spezia Città" e si mise in aspettativa, cosa che le permise di prendere i contributi previdenziali dal Comune.
Tra il 12 giugno 2007 ed il marzo 2008, il Comune di La Spezia versò dunque 5.292 Euro per la futura pensione.
Poi, Raffaella Paita lasciò il suo impiego alla STI.
Lo scorso gennaio, ella disse all'edizione genovese del quotidiano "La Repubblica": "Mi dimisi quando capii che avrei fatto politica. Credo di essere un esempio da questo punto di vista".
Tutto questo scontenta i liguri.
Per il centrodestra l'occasione è buona.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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