Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo de "Il Secolo d'Italia" che è intitolato "Roberto Saviano in caduta libera: cerca di far parlare di sé insultando Berlusconi".
In un'intervista del settimanale "L'Espresso", Roberto Saviano ha detto:
"Si pensava che con l’uscita di scena di Silvio Berlusconi, quell’eterno rinvio ai tipici personaggi della commedia all’italiana fosse esaurito. Si sperava che il pagliaccio e l’abile battutista con responsabilità di governo avessero lasciato il terreno a una generazione di persone serie, in grado di cogliere la gravità delle situazioni e dunque capace di lavorare con discrezione a soluzioni anche dolorose, ma di largo respiro. E invece questa speranza, questo sogno rischia di essersi già infranto. Se il giorno in cui si è ufficializzata la deflazione che ha portato l’economia italiana al 1959 il nostro premier ha teatralmente mangiato il gelato, forse a breve sarà costretto a presentarsi al Paese in ginocchio e con la testa bassa, in un vuoto di parole, finalmente rappresentativo del disastro".
Io trovo che le parole di Saviano siano orribili.
Ora, io non sono un fan dell'attuale premier Matteo Renzi.
Però, io trovo indegno che per attaccare la scarsa politica di Renzi si insulti il presidente Silvio Berlusconi.
Inoltre, con le sue aziende, il presidente Berlusconi dà il pane a parecchie persone.
Non mi risulta che Saviano faccia altrettanto.
Il piccolo successo del suo libro ha fatto esaltare Saviano.
Lo ha reso fanatico.
Io penso che sia arrivata l'ora di fare scoppiare quel pallone gonfiato.
Sia chiaro, onde evitare fraintendimenti, nessuno vuole fare del male a Saviano.
Però, bisogna fargli capire (e fare capire alla gente) che quello che lui dice è sbagliato.
Lui ha denunciato il problema della mafia.
Ha fatto bene.
Però, la mafia non si combatte contestando e seminando l'odio politico, cose che Saviano fa.
Anzi, per combattere la mafia serve l'unità della società civile.
Quindi, quello che Saviano dice è gravemente controproducente.
Per questo, egli si dovrebbe vergognare.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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