Bonanni contro Renzi

Cari amici ed amiche,

leggete l'intervista rilasciata dal leader della CISL Raffaele Bonanni a Stefano Caviglia, il giornalista che l'ha riportata su "Panorama".
Dell'intervista è interessante questa parte:

Stefano Caviglia: "Come giudica le riforme messe sul tavolo da Renzi?"

Raffaele Bonanni: "Ma quali riforme? Il presidente del Consiglio continua a magnificare le sgravio degli 80 Euro, che poi in media sono 54 perché variano in base al reddito, mentre le addizionali fiscali di regioni e comuni sono raddoppiate o triplicate. 
Le riduzione delle tasse non c'è e quella degli sprechi nemmeno. 
Nell'ultimo semestre, mentre Renzi vendeva e rivendeva la storia degli 80 Euro, la spesa pubblica è aumentata di 100 miliardi.".

Difficilmente mi trovo d'accordo con un sindacalista, qual è Raffaele Bonanni.
Però, in questo caso dico che Bonanni ha ragione.
La storia degli 80 Euro è stata una trovata elettoralistica che oggi gli italiani pagano.
Per dare gli 80 Euro, da qualche parte, Renzi deve avere preso i soldi?
Potrebbe averli tolti a settori importanti, come quello delle infrastrutture?
Tra l'altro, non  tutti hanno diritto agli 80 Euro.
Per esempio, gli incapienti non ne hanno diritto.
Inoltre, Renzi ha promesso delle riforme che non sono state fatte o che sono incompiute.
Prendiamo, ad esempio, l'abolizione delle province.
Sono stati aboliti gli organi elettivi delle province ma non i loro apparati burocratici, che continuano a rappresentare un costo per noi.
La TASI (tassa sugli immobili) è aumentata e la pressione fiscale potrebbe arrivare al 44%.
Il decreto "Sblocca Italia"  ha portato finanziamenti per qualche opera pubblica importante, come la ferrovia ad alta velocità nella zona dei Colli Morenici del Lago di Garda, ma serve anche altro.
L'immigrazione clandestina è incontrollata.
Fino ad ora, Renzi ha deluso.
Sta facendo peggio di altri.
Cordiali saluti.