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domenica 8 giugno 2014

Storia dell'Eparchia di Piana degli Albanesi

Cari amici ed amiche.

In Sicilia vi è un cuore Arbreshe.

Il suo fulcro è a Piana degli Albanesi, in Provincia di Palermo.
Tra il 1441 ed il 1534 ci furono ondate migratorie dall'Albania alla Sicilia.
L'Albania, infatti, cadde nelle mani dei Turchi Ottomani (1385) e questo implicò delle grosse trasformazioni di quel Paese.
Il 70% della popolazione abbracciò l'Islam mentre molti altri scapparono in Italia, Grecia ed Egitto.
La Sicilia fu una delle destinazioni.
Questi albanesi si accomodarono in zone spopolate dell'Italia meridionale.
La maggioranza di loro era di fede cristiano ortodossa ma entrarono ben presto in comunione con Roma.
Tuttavia, ci furono rapporti tesi con le comunità vicine, poiché gli Albanesi erano di rito orientale.
Il 31 maggio 1595, Papa Clemente VIII (1536-1605) prese dei provvedimenti con cui furono limitate le funzioni religiose degli Albanesi.
I provvedimenti furono confermati da Papa Benedetto XIV (1675-1758), con la bolla "Etsi pastoralis" del 1742.
Nel 1734, però, fu creato il Seminario Italo-Albanese, con cui si formava il clero.
Il clero albanese era di rito orientale ma era incanalato nelle gerarchie locali.
Quest'opera fu voluta da papas Giorgio Guzzetta (1682-1756), un sacerdote di rito orientale e Servo di Dio.
Nel 1784, Papa Pio VI (1717-1799) eresse un vescovato albanese di rito bizantino.
Il primo vescovo fu Giorgio Stassi (1712-1801).
Vennero istituite le sedi nella cattedrale di San Demetrio Megalomartire di Piana degli Albanesi e nella Concattedrale di San Nicolò dei Greci della Martorana di Palermo, una chiesa fondata nel 1143 dall'ammiraglio bizantino Giorgio d'Antiochia (1100-1150).
La Martorana era anche un convento in cui le suore basiliane inventarono un dolce, la frutta Martorana, dei dolci fatti con il marzapane che hanno la forma di frutti e che secondo una tradizione furono fatti per sostituire i frutti del guardino ed abbellire il convento per la visita di un Papa. Le suore lo vendevano fino all'inizio del XX secolo.
Nel 1867, Papa Pio IX (1792-1878) rinunciò alla preminenza del rito latino, aprendo a quello greco-bizantino.
Nel 1967 venne eletto il primo eparca.
Gli Arbreshe sono oggi una realtà della Sicilia.
Quando andate in queste zone della Sicilia e sentirete parlare greco ed albanese riflettete sulla storia, una storia di guerre, sofferenze ed esilio ma anche di vera integrazione.
Cordiali saluti.




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Ringrazio un caro amico di questa foto.