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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 10 giugno 2014

Non si demonizzi la ricchezza!

Cari amici ed amiche.

Mi ha fatto riflettere una frase detta dal direttore de "Il Giornale" Alessandro Sallusti che in una trasmissione che va in onda su "La 7" ha detto che non si deve demonizzare la ricchezza.
Ora, io non sono ricco e per di più sono disoccupato.
Però, sono d'accordo con Sallusti.
Qui in Italia c'è quasi il vizio di demonizzare la ricchezza.
Una cosa va detta chiaramente: senza il "ricco che investe" non ci può essere il lavoro.
Uno dei miei politici preferiti, sir Winston Churchill (1874-1965), disse: "L'impresa privata non è una tigre feroce da uccidere né una vacca da mungere ma è un robusto cavallo che traina un carro molto pesante".
Anche il pensatore cattolici Plinio Correa de Oliveira (1908-1995) ebbe idee simili.
Lo stesso discorso può valere per altri grandi politici, come il Primo Ministro australiano sir William McMahon (1908-1988).
Il privato che ha dei soldi in sé non è il male.
Il male, semmai, può essere l'uso che egli può fare dei soldi che ha.
Ergo, un uomo munifico che apre un'azienda non fa del male.
Anzi, egli crea lavoro e genera ricchezza.
Un uomo che usa i suoi soldi per fare azioni caritatevoli fa un'opera altrettanto buona.
Al contrario, un uomo che usa i suoi soldi per azioni ignobili (come la corruzione o le azioni di mafia) fa del male.
I soldi, però, sono solo carta e metallo.
In quanto tali, essi non possono fare del male.
Sono le persone che possono fare del bene o del male.
In Italia servono più ricchi, così da generare ricchezza e portare benessere.
Cordiali saluti.



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Ringrazio un caro amico di questa foto.