Cari amici ed amiche.
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha detto: "Non accettiamo ultimatum, a maggior ragione da Forza Italia!".
Ora, tra Renzi ed il presidente Berlusconi c'era stato un accordo che prevedeva prima la riforma della legge elettorale e poi quella del Senato.
Per problemi interni al Partito Democratico e per poca chiarezza sua, ogni giorno Renzi stravolge calendari e programmi.
Oltretutto, queste riforme presentano anche delle pecche.
Per esempio, la riforma del Senato prevede che esso non sia più elettivo e che 21 senatori siano nominati dal Presidente della Repubblica.
Ora, il Presidente della Repubblica non è eletto dal popolo.
Nemmeno il Presidente del Consiglio è elettivo.
Se poi anche un pezzo del Parlamento non sarà più elettivo, la democrazia va a ramengo.
Ma dove andiamo a finire.
Forza Italia cerchi di fare sì che queste riforme siano migliorate e se non ci riesce abbandoni i lavori.
Leggete l'articolo del sito "Questa è la sinistra italiana" che è intitolato "La riforma del Senato di Renzi che darà più potere alla sinistra".
E' interessante la parte che recita:
"Ora il quadro sembra più completo. Da una parte abbiamo avuto la decadenza della giunta regionale del Piemonte, grazie a una sentenza del TAR, poi confermata dal Consiglio di Stato. Nella regione si andrà a votare, e non vi è alcun dubbio che finirà nelle mani della sinistra. Dall’altra abbiamo la farlocca riforma delle province. Vengono abolite sì, ma vengono sostituite da entità gestite dai sindaci; e ben sappiamo che più della maggioranza delle amministrazioni comunali sono in mano sinistra. Ora arriva la riforma del Senato, e il quadro – dicevamo – diventa completo.Già, perché la riforma del Senato voluta da Renzi non solo è del tutto inutile ma è persino “pericolosa” per la democrazia. L’abolizione tout court avrebbe reso il nostro sistema monocamerale e forse sarebbe stato meglio. Ma la riforma voluta da Renzi non rende il nostro sistema monocamerale, bensì un bicamerale imperfetto, con un meccanismo che crea un pericoloso vulnus alla nostra già traballante democrazia.".
A buon intenditore poche parole.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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