E' morto Emanuele Pacifici.
Suo figlio Riccardo è il Presidente della Comunità Ebraica di Roma.
Emanuele Pacifici era figlio del noto rabbino Riccardo (nato nel 1904) che morì ad Auschwitz nel 1943.
Discendente di un'antica famiglia sefardita, Emanuele Pacifici è stato la memoria storica dell'Ebraismo romano ed italiano.
Suo padre fu preso dai nazisti mentre era a Genova, presso la sua comunità.
Sua madre, Wanda Abenaim, fu presa nel convento di Santa Maria di Gesù, in cui aveva trovato rifugio.
Anch'ella morì nella camera a gas di Auschwitz.
Emanuele fu trovato nel convento da un soldato della Brigata Ebraica che partecipò alla liberazione dell'Italia dai nazisti.
Emanuele tentò l'Alyah (la "salita" verso Israele) ma una malattia gli impedì di partire.
Emanuele si impegnò a difendere la memoria dell'Ebraismo in Italia e si impegnò nel mantenere la memoria dei crimini della Shoah.
Ora, personaggi come lui se ne stanno andando.
Chi difenderà la memoria di questi crimini, perché essi non si ripetano.
Esprimo il mio cordoglio a suo figlio, il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, il dottor Riccardo Pacifici, agli altri suoi familiari e alla sua comunità.
Per ricordare questo grande personaggio, vorrei fare un omaggio con questo brano dell'Apocalisse di Esdra, che un amico mi ha suggerito:
" [33] Ecco ciò che dice il Signore onnipotente: "La vostra casa è deserta; vi scaccerò come il
vento disperde la paglia. [34] I vostri figli non avranno eredi, poiché abbandonarono la mia
legge e fecero quanto è male ai miei occhi. [35] Consegnerò le vostre case a un popolo che
viene da lontano. Quelli che non ti conoscono crederanno in te, e quelli ai quali non mostrai
miracoli, faranno ciò ch'io ho detto. [36] Costoro non videro i profeti, eppure si ricordano delle
loro antiche prescrizioni. Gli apostoli testimoniano davanti a un popolo giunto festante. [37]
Non mi vedono con i loro occhi carnali, ma per mezzo del loro spirito credono, comprendono
ciò che ho detto e credono in me.
[38] Padre, volgi glorioso il tuo volto e guarda il popolo che viene da Oriente. [39] Gli darò
come capi Abramo, Isacco Giacobbe, Elia, Enoc, Zaccaria, Osea, Amos, Gioele, Michea Abdia,
Sofonia, [40] Naum, Giona, Mattia, Abacuc, e i dodici angeli con fiori.
[2, 1] Ecco ciò che dice il Signore: Ho fatto uscire il popolo al quale diedi comandamenti che
non volle ascoltare, e disprezzò invece i miei consigli. [2] Si generarono una madre che dice
loro: Andatevene, figli! Io sono vedova e abbandonata. [3] Vi ho allevati con gioia, vi perderò
con pianti e lutto, poiché avete peccato davanti al Signore Dio, e al suo cospetto avete
commesso l'iniquità. [4] Ed ora che devo fare per voi, figli miei, io vedova e abbandonata?
Andate, figli, a domandare misericordia al Signore, poiché sono nella solitudine.
[5] Ti invoco, Padre, per la madre di coloro che non vollero seguire il tuo testamento, [6]
affinché dia loro la confusione e consegni la loro madre al saccheggio e tra di loro non vi siano
più nascite, [7] siano dispersi tra le nazioni e il loro nome sia cancellato dalla terra, poiché
rifiutarono il mio testamento.
[8] Guai a te, Assur, che nascondi presso di te i cattivi! Città malvagia, rammenta quanto ho
fatto a Sodoma e Gomorra [9] la cui regione è sprofondata fino agli inferi. Così tratterò coloro che non mi ascoltarono.".
Cordiali saluti.
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