Ieri, Gilad Shalit è tornato a Roma, città di cui egli è cittadino onorario.
Shalit è il soldato israeliano che è stato catturato dai terroristi palestinesi nel 2006 e che è stato liberato nel 2011.
Il suo viaggio è stato di piacere ed egli non ha voluto incontri istituzionali.
Egli ha incontrato solo il Rabbino Capo di Roma, il dottor Riccardo Di Segni, il presidente dell'associazione KKL Italia (Keren Kayemeth LeIsrael Italia) Raffaele Sassun, e del presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici, per un progetto che prevede la realizzazione di alcune aree relax della base militare di Tzeelim, la maggiore base di addestramento di Zahai.
Shalit ha detto: "Sono molto felice di essere tornato a Roma perché questa è una città che mi ha supportato durante il periodo più difficile della mia vita. Non potrò mai scordare la mia foto in Campidoglio. Apprezzo molto il lavoro del KKL e spero che arrivi presto l’inaugurazione del progetto che presento oggi con Raffaele Sassun. Del resto, questi argomenti mi toccano molto da vicino perché nel mio percorso di laurea sono centrali i temi della sostenibilità. Voglio così continuare a dare il mio contributo a Israele, lavorando per l’ambiente e il futuro del pianeta.".
Il rapporto tra Italia ed Israele, due Paesi che tra loro sono molto vicini deve continuare.
Cordiali saluti.
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