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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 17 luglio 2012

Tutte queste cose accaddero loro come figura. Dal trattato «Sui misteri» di sant'Ambrogio, vescovo

Cari amici ed amiche.

Su Facebook, l'amico Giovanni Covino (SEFT) mi ha inoltrato questo testo:

"L'Apostolo ti insegna «che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare» (1 Cor 10, 1-2). Inoltre anche Mosè stesso dice nel suo cantico: «Soffiasti con il tuo alito: il mare li coprì» (Es 15, 10). Tu scorgi che già in quel passaggio degli Ebrei, nel quale gli Egiziani perirono e gli Ebrei si salvarono, vi era certo la figura del battesimo. Che altro infatti ci viene insegnato ogni giorno in questo sacramento se non che la colpa è sommersa e l'errore distrutto, mentre la pietà e l'innocenza passano oltre intatte?

Tu senti che i nostri padri furono sotto la nuvola, e certo sotto una buona nuvola, se essa rinfrescò gli ardori delle passioni. Una buona nuvola davvero! Essa copre con la sua ombra coloro che sono visitati dallo Spirito Santo. Poi si posò sulla Vergine Maria e la potenza dell'Altissimo stese la sua ombra su di lei quando generò la redenzione per il genere umano. Se dunque lo Spirito era presente nella figura, non lo sarà nella verità quando la Scrittura ti dice che «la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo»? (Gv 1, 17).

Mara era una sorgente amara, Mosè vi getto dentro un legno e diventò dolce. Così l'acqua senza la predicazione della croce del Signore non serve a nulla per la salvezza. Ma quando è stata consacrata dal mistero della croce che salva, allora è disposta per servire da bagno spirituale e da coppa di salvezza. Perciò come Mosè, vale a dire il profeta, gettò un legno in quella sorgente, così il sacerdote pronunzia su questo fonte una formula di esaltazione della croce del Signore e l'acqua si fa dolce per conferire la grazia.

Non credere, dunque, solamente agli occhi del corpo. Si vede meglio quello che è invisibile, perché quello che si vede con gli occhi del corpo è temporale; invece quello che non si vede è eterno. E l'eterno si percepisce meglio con lo spirito e con l'intelligenza che con gli occhi. Del resto, ti ammaestri la lettura, che noi abbiamo fatto da poco, del libro dei Re. Naaman era Siro, aveva le lebbra e nessuno poteva mondarlo. Allora una ragazza prigioniera di guerra disse che in Israele vi era un profeta capace di sanarlo dal contagio della lebbra.

Avendo preso, come dice il testo, oro e argento si recò dal re di Israele. Questi, appreso il motivo della sua venuta, si stracciò le vesti dicendo che era piuttosto una provocazione il domandargli ciò che non rientrava nel suo potere di re. Ma Eliseo ingiunse al re di mandargli il Siro perché questi avesse a conoscere che c'era un Dio in Israele. E quando arrivò gli ordinò di immergersi sette volte nel fiume Giordano. Allora egli cominciò a pensare che i fiumi della sua patria avevano acque migliori nelle quali si era immerso spesse volte, ma senza venire mai mondato dalla lebbra, e, trattenuto da questo fatto, non obbediva ai comandi del profeta. Tuttavia dietro le istanze e le pressioni dei suoi servi, cedette e si immerse. Mondato subito, egli comprese che l'essere uno mondato istantaneamente non è opera dell'acqua, ma della grazia. Fu prima di essere sanato che dubitò. Tu invece sei già stato sanato e perciò non devi dubitare.
".

Ringrazio Giovanni che mi ha dato questo saggio.
Lo Spirito Santo, la terza persona della Santissima Trinità, si manifesta spesso e volentieri tramite il vento.
Leggete questo versetto del Vangelo secondo Giovanni (capitolo 20, versetto 22) che recita: "  [22] Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo". 
Questo frase del Vangelo è un esempio ma nella Bibbia ci sono tanti altri riferimenti, sia nel Vecchio che ne Nuovo Testamento.
In questo testo è citata anche l'acqua.
Essa è sempre stata il simbolo della purezza e della vita.
Da mantovano di Roncoferraro, so di cosa parlo.
Mi vengono in mente le risaie che per fare il riso hanno bisogno dell'acqua.
Mi viene in mente anche l'acqua di Lourdes, un'acqua legata alla Vergine Maria e alle cui sorgenti molti vanno per ottenere una guarigione dai propri mali.
L'acqua è il simbolo della vita.
Già l'antica cultura ebraica teneva conto di ciò.
Infatti, gli antichi ebrei si facevano battezzare nel fiume Giordano per ottenere una purificazione, il perdono di tutti i peccati,  ed il Battesimo cristiano (che ricalca quello degli antichi ebrei)  divenne un sacramento con cui si entra nella comunità cristiana ed è l'unico che può anche essere somministrato da un fedele laico, a differenza degli altri sei, che invece possono essere somministrati solo dai sacerdoti.
Il caso di Naaman il Siro fu di fatto un battesimo.
Immergendosi sette volte nel Giordano (il sette è un numero molto importante) questi guarì dalla lebbra e si liberò dal peccato.
In fondo, quello che fece Naaman non fu diverso da quello che fecero gli antichi ebrei, da quello che fecero e fanno i catecumeni e da quello che fanno coloro che vanno a Lourdes.
Prima di tutto, questi gesti sono atti di fede.
Cordiali saluti.

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