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sabato 21 luglio 2012

Dal sito "Giornalettismo", il ministro saudita: "O fate il Ramadan o ve ne tornate a casa”

Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo del sito "Giornalettismo" che è intitolato “O fate il Ramadan o ve ne tornate a casa”:

" Il principe Ahmad bin Abdulaziz ha “invitato” gli stranieri a rispettare sacro rito, pena il rimanere nella sua terra.
IL NUOVO MINISTRO - Il defunto Najef, ministro ed erede al trono  aveva fama di conservatore e di poco tollerante, ma Ahmad bin Abdulaziz non sembra destinato a farlo rimpiangere agli occhi dei conservatori del regno. Dopo aver mandato a morte un paio di lavoratori stranieri accusati di “stregoneria” ed essersela presa appunto con gli “stregoni” che infestano il paese e che a dire di molti sarebbero anche in grado di volare per meglio compiere le loro malefatte ai danni dei credenti, adesso si occupa di tenere in riga i lavoratori stranieri nel paese, circa otto milioni contro 19 milioni di cittadini sauditi.
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IL DIVIETO - A loro ha proibito di mangiare, bere e fumare in pubblico, dall’alba al tramonto, durante tutti il mese del Ramadan, che comincia oggi. Secondo il ministro gli stranieri sono invitati a “Mostrare considerazione per i sentimenti dei musulmani” e “preservare i sacri rituali islamici”.
LE PENE - Quelli che non fossero d’accordo o solamente distratti, vedranno stracciato il loro contratto di lavoro e saranno espulsi dal paese. Gli “inviti” dei reali sauditi non sono quasi mai gentili richieste, come in questo caso di solito si tratta di ordini imperativi accompagnati da sanzioni draconiane. In questo caso gli espatriati colti in fallo potranno dirsi contenti di non essere anche frustati, visto che la dittatura saudita ripone grande fiducia nella capacità formativa ed educativa delle fustigazioni.".

Mentre noi siamo tolleranti e facciamo costruire le moschee, gli altri, a casa loro, vogliono che noi rispettiamo i loro usi.
In nome della "tolleranza", noi non abbiamo imposto agli altri (gli islamici) di fare la nostra Quaresima.
Anzi, tra noi (purtroppo) c'è chi vorrebbe togliere i crocifissi, non fare leggere la "Divina Commedia", costruire moschee a iosa  e imporre nelle scuole e negli ospedali i menù unici senza carne di maiale per "non offenderli".
Dall'altra parte, invece, loro vogliono imporre i loro usi a noi e se non lo facciamo veniamo puniti.
Qui manca la reciprocità.
Questo articolo dimostra un'altra cosa.
L'unico Stato del Medio Oriente che è tollerante e democratico è Israele.
In Israele, le minoranze sono rispettate.
Cordiali saluti. 

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