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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 16 luglio 2012

L'arte, la fede e la società




Cari amici ed amiche.

Guardate il video qui sopra che mostra il filosofo Roger Scruton.
Ringrazio l'amica Irene Bertoglio che l'ha messo su Facebook.
Com'è noto, in una comunicazione pesa molto di più il non verbale, ossia il modo in cui i concetti vengono espressi e non quello che si dice.
Ad esempio, io dico ad una persona:

"Siediti!".

Tuttavia, io posso dire la stessa parola in più modi diversi.
Ad esempio, la posso dire con un tono di voce alto e con un'espressione seria oppure con il sorriso sulle labbra  d un tono conciliante.
La stessa parola a due effetti diversi sulla persona a cui è indirizzata.
Questo dimostra che la comunicazione risente più del contesto e del modo in cui si esprime che non di quello che si dice.
Ora, non c'è solo la comunicazione attraverso la parola ma anche quella attraverso la scrittura e l'arte.
Proprio l'arte è un buon viatico per trasmettere i concetti.
In particolare, l'arte religiosa esprime concetti profondi.
Prendiamo, ad esempio, l'avvento del Cristianesimo.
Con l'avvento del Cristianesimo, l'arte europea cambiò.
Per segnalare la rottura con il paganesimo, si adottò la basilica come modello per la costruzione delle chiese, a cui si aggiunse anche il transetto.
La pittura e la scultura non furono più oggetto di venerazione in quanto tali ma come ritratti di chi è veramente venerato o come mezzi per fare leggere la Bibbia a chi non sapeva leggere.
Con il Rinascimento si tornò come al paganesimo.
L'arte divenne un mezzo di propaganda politica.
Prendiamo, ad esempio,  la Sala dei Giganti di Palazzo Te a Mantova.
Gli affreschi di quella sala inneggiano all'imperatore Carlo V.
Con la Rivoluzione francese del 1789 e l'epoca moderna, l'arte divenne astratta.
Non trasmise più nulla, né fede, né politica, né nient'altro.
Anzi, essa iniziò a trasmettere una sorta di "anti-fede" ed "anti-politica" e si ridusse ad un orpello, un qualcosa di fine a sé stesso.
Anche questo è sintomo di una grave crisi della società, una società che surroga i veri rapporti umani con i social-network, che in cuor suo è nichilista e che ritiene che la religione sia un fatto privato e che tende a storcere il naso di fronte a chi cerca di portarla in pubblico.
Cordiali saluti.


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