Leggete questa nota che l'amico Giovanni Covino (SEFT) ha messo su Facebook:
"Cristo è la via e la porta. Cristo è la scala e il veicolo. E' il propiziatorio collocato sopra l'arca di Dio (cfr. Es 26, 34). E' «il mistero nascosto da secoli» (Ef 3, 9). Chi si rivolge a questo propiziatorio con dedizione assoluta, e fissa lo sguardo sul crocifisso Signore mediante la fede, la speranza, la carità, la devozione, l'ammirazione, l'esultanza, la stima, la lode e il giubilo del cuore, fa con lui la Pasqua, cioè il passaggio; attraversa con la verga della croce il Mare Rosso, uscendo dall'Egitto per inoltrarsi nel deserto. Qui gusta la manna nascosta, riposa con Cristo nella tomba come morto esteriormente, ma sente, tuttavia, per quanto lo consenta la condizione di viatori, ciò che in croce fu detto al buon ladrone, tanto vicino a Cristo con l'amore: «Oggi sarai con me nel paradiso!» (Lc 23, 43).
Ma perché questo passaggio sia perfetto, è necessario che, sospesa l'attività intellettuale, ogni affetto del cuore sia integralmente trasformato e trasferito in Dio.
E' questo un fatto mistico e straordinario che nessuno conosce se non chi lo riceve. Lo riceve solo chi lo desidera, non lo desidera se non colui che viene infiammato dal fuoco dello Spirito Santo, che Cristo ha portato in terra. Ecco perché l'Apostolo afferma che questa mistica sapienza è rivelata dallo Spirito Santo.
Se poi vuoi sapere come avvenga tutto ciò, interroga la grazia, non la scienza, il desiderio non l'intelletto, il sospiro della preghiera non la brama del leggere, lo sposo non il maestro, Dio non l'uomo, la caligine non la chiarezza, non la luce ma il fuoco che infiamma tutto l'essere e lo inabissa in Dio con la sua soavissima unzione e con gli affetti più ardenti.
Ora questo fuoco è Dio e questa fornace si trova nella santa Gerusalemme; ed è Cristo che li accende col calore della sua ardentissima passione. Lo può percepire solo colui che dice: L'anima mia ha preferito essere sospesa in croce e le mie ossa hanno prescelto la morte! (cfr. Gb 7, 15).
Chi ama tale morte, può vedere Dio, perché rimane pur vero che: «Nessun uomo può vedermi e restar vivo» (Es 33, 20). Moriamo dunque ed entriamo in questa caligine; facciamo tacere le sollecitudini, le concupiscenze e le fantasie. Passiamo con Cristo crocifisso, «da questo mondo al Padre», perché, dopo averlo visto, possiamo dire con Filippo: «Questo ci basta» (Gv 14, 8); ascoltiamo con Paolo: «Ti basta la mia grazia» (2 Cor 12, 9); rallegriamoci con Davide, dicendo: «Vengono meno la mia carne e il mio cuore; ma la roccia del mio cuore è Dio, è Dio la mia sorte per sempre» (Sal 72, 26). «Benedetto il Signore, Dio d'Israele, da sempre, per sempre. Tutto il popolo dica: Amen» (Sal 105, 48).".
Ringrazio l'amico Giovanni che ha messo su Facebook questo testo scritto da San Bonaventura.
Riprendo la prima citazione, quella della Lettera di San Paolo Apostolo agli Efesini che recita: "Cristo è la via e la porta. Cristo è la scala e il veicolo. E' il propiziatorio collocato sopra l'arca di Dio".
Questa frase è piena di verità,. come tutte le altre.
Cristo è la via ma è una via scomoda.
Le parole dette oggi dal Santo Padre Benedetto XVI (che ricalcano quelle del brano del Vangelo delle Messe di oggi) sono eloquenti.
Il cristiano non deve cercare l'applauso del potente di turno.
Il cristiano deve testimoniare Cristo anche a coso di diventare antipatico ad una certa opinione pubblica e non solo.
Per esempio, in questi tempi di secolarizzazione, un cristiano deve dire no all'aborto e all'eutanasia.
Se non facesse ciò, che cristiano sarebbe?
Un cristiano deve dire no al matrimonio gay.
Se non facesse ciò, che razza di cristiano sarebbe?
Un cristiano deve essere contro il relativismo.
Se non facesse ciò, che razza di cristiano sarebbe?
Allora, essere cristiani vuole dire andare anche controcorrente.
Io ci ho anche rimesso delle amicizie, per questa cosa!
Io ci ho anche rimesso delle amicizie, per questa cosa!
Chi è capace di intendere...intenda!
Cordiali saluti.
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