Cari amici ed amiche.
Leggete questo articolo che mi è stato inviato dall'amico Marco Stella:
ari amici ed amiche.
"Tra il 1901 e il 1913 emigrarono in America ben quasi cinque milioni
di italiani, di cui oltre tre milioni provenivano dal meridione. Un
vero morbo sociale, un salasso, come lo hanno definito parecchi
politici e sociologi. Accanto ai drammi che l'emigrazione ebbe a
suscitare, merita ricordare una santa italiana, festeggiata il 22
dicembre, che a questo fenomeno guardò con gli occhi umanissimi di
donna, di cristiana, meritando così il titolo di “madre degli
emigranti”: Santa Francesca Saverio Cabrini.
Nata a Sant’Angelo Lodigiano il 15 luglio 1850 e rimasta orfana di
padre e di madre, Francesca desiderava chiudersi in convento, ma non fu
accettata a causa della sua salute malferma. Accettò allora l'incarico
di accudire un orfanotrofio, affidatole dal parroco di Codogno. Da poco
diplomata maestra, la ragazza fece ben di più: convinse alcune
compagne ad unirsi a lei, costituendo il primo nucleo delle Suore
missionarie del Sacro Cuore; era il 1880.
Ispirandosi al grande San Francesco Saverio, sognava di salpare per
la Cina, ma il Papa le indicò quale luogo di missione l’America, dove
migliaia e migliaia di emigranti italiani vivevano in drammatiche e
disumane condizioni. Anche lei nella prima delle sue ventiquattro
traversate oceaniche condivise i disagi e le incertezze dei nostri
compatrioti, poi con straordinario coraggio affrontò la metropoli di New
York, badando agli orfani e agli ammalati, costruendo case, scuole e
un grande ospedale. Passò poi a Chicago, quindi in California, onde
allargare ancora la sua opera in tutta l'America, sino all'Argentina.
A chi si congratulava con lei per l’evidente successo di cotante
opere, Madre Cabrini soleva rispondere in sincera umiltà: “Tutte queste
cose non le ha fatte forse il Signore?”.
La morte la colse in piena attività durante l’ennesimo viaggio a
Chicago il 22 dicembre 1917. Il suo corpo venne trionfalmente traslato a
New York presso la chiesa annessa alla “Mother Cabrini High School”,
perché fosse vicino ai suoi “figli”. Nei suoi quaderni di viaggio aveva
scritto “Oggi è tempo che l'amore non sia nascosto, ma diventi operoso,
vivo e vero”. Papa Pio XII l’ha canonizzata nel 1946.
Francesco Arduino
Fonte: www.santiebeati.it
GUARDA IL NOSTRO REPORTAGE:
- il Parco dedicato alla Santa, clicca qui
- La casa-museo dove è nata Francesca Cabrini, clicca qui
- Intervista a Bruno Cerri, clicca qui
- La folla dei fedeli prima del lancio delle colombe, clicca qui
- Il tradizionale volo delle colombe, clicca qui
- Inizio della funzione religiosa, clicca qui
- Carlo Muccio recita una ode a Santa Maria Cabrini, clicca qui
- La targa a ricordo dell'opera della Santa, clicca qui. ".
L'articolo è stato scritto sul sito dei "Lombardi nel Mondo".
Gli italiani sono un popolo di emigranti.
Questa caratteristica era già forte secoli passati.
Lo è anche oggi.
La storia lo dice.
Basti pensare a Giovanni Caboto, un navigatore che nel XV e nel XVI secolo fu al servizio della corona britannica.
Essi andarono ovunque.
Aiutarono alla costruzione dello Stato di Israele, portarono nuove forze e nuove menti a Paesi, come Stati Uniti, Germania, Uruguay, Argentina e Brasile.
Gli italiani sono gente ricca di inventiva e di cultura.
Chi afferma il contrario non capisce nulla!
A Santa Francesca Cabrini affidiamo tutti gli italiani nel mondo!
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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