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lunedì 9 luglio 2012

Da "Italia chiama Italia" , Italiani all'estero, il PdL nel Mondo? Ci vorrebbe un miracolo

Cari amici ed amiche.


Ricky Filosa, direttore di "Italia chiama Italia", mi ha segnalato questo suo articolo che è stato da lui scritto sul suo giornale che è intitolato "Italiani all'estero, il PdL nel mondo? Ci vorrebbe un miracolo?":

"Quando qualcuno dice che non è importante avere un coordinatore mondiale per il PdL nel Mondo non so se ridere o piangere. Ma come si fa ad essere così ottusi?

Il Pd ha un responsabile Italiani nel mondo, ce l'ha anche Futuro e Libertà, ce l'ha anche l'Udc, che ha stretto una forte alleanza con il Maie di Ricardo Merlo per quanto riguarda gli italiani all'estero. Un coordinatore mondiale per i connazionali residenti oltre confine ce l'ha l'Italia dei Valori e persino la Lega Nord. Ma perchè il PdL, che si vanta di essere un partito forte, di alto consenso, il maggior partito d'Italia - almeno fino alle prossime elezioni - deve rimanere indietro?

Posso anche essere d'accordo sul fatto che un eventuale coordinatore mondiale debba essere un "esterno", non uno degli eletti all'estero ne' un possibile candidato, per evitare conflitti d'interesse. Del resto questa è la posizione sostenuta da sempre daItaliaChiamaItalia. Ma chiarito questo, come può pensare il PdL di non avere un coordinatore mondiale?

Può esistere un'orchestra senza direttore? Può esistere una scuola senza dirigente scolastico - quello che una volta veniva chiamato preside -, si può costruire una nave in un cantiere che non abbia un capo-progetto? A me sembra una totale follia.

In un'orchestra senza direttore ciascuno suonerebbe il proprio strumento a modo suo, seguendo un proprio ritmo, senza alcun coordinamento; una nave senza capo-progetto verrebbe costruita male e sarebbe a rischio senza un ordine preciso. In una scuola senza preside insegnanti e alunni non avrebbero un punto di riferimento nelle decisioni e nelle responsabilità più importanti.

Sostenere che un partito all'estero debba avere il proprio coordinatore a me sembra pure superfluo, una banale ovvietà. Se dobbiamo discutere pure su questo, tanto vale abbandonare ogni speranza di rilancio del Popolo della Libertà oltre confine. Anche se effettivamente, a questo punto, con le Politiche del 2013 che ormai sono più vicine di quanto qualcuno possa pensare - il tempo passa in fretta, molto in fretta - non so davvero se un coordinatore serio e capace possa concretamente riuscire a fare la differenza per il PdL nel Mondo. A questo punto, ci vorrebbe un miracolo.

ricky@italiachiamaitalia.com Twitter @rickyfilosa
. ".

Sono sostanzialmente d'accordo con quanto scritto ed aggiungo una cosa.
Il problema non riguarda il Popolo della Libertà all'estero o in Italia.
Il problema è generale.
Anche qui in Italia vi sono situazioni in cui il partito versa in grosse difficoltà e ne ho parlato nel commento all'articolo.
Basti pensare al mio Comune, Roncoferraro, Provincia di Mantova.
Qui c'è un problema politico con il gruppo in Consiglio comunale, che si è completamente appiattito sulle posizioni della sinistra e da cui la gente si è staccata.
Anche il caso di Castiglione delle Stiviere, sempre in Provincia di Mantova, è un paradigma di ciò.
Questo Comune era una roccaforte del centrodestra ma nelle ultime elezioni ha vinto il centrosinistra.
Questo è avvenuto perché il centrodestra si è diviso ed il Popolo della Libertà si è frammentato nelle varie correnti dirette dai vari "generali senza esercito".
Questi ultimi non hanno fatto altro che litigare, un po' come fecero i polli di Renzo, citando Alessandro Manzoni.
Ora, lo stesso discorso vale per il PdL all'estero.
Ci sono troppi "generali senza esercito".
Ci sono troppe persone che vogliono avere il comando e ciò non va bene.
Per, esempio, io non condivido una certa presa di posizione contro l'onorevole Massimo Romagnoli che ha formato il Movimento della Libertà, una sorta di movimento dentro il partito.
Romagnoli ha cercato di creare un movimento che surrogasse il partito che all'estero non ha un coordinatore.
Sarebbe il caso di puntare su Romagnoli e fare in modo che sia lui a costituire il coordinamento del partito all'estero.
Serve anche una riorganizzazione dal basso del partito, tramite i congressi.
Il partito dovrebbe fare i congressi anche all'estero.
Cordiali saluti.


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Ringrazio un caro amico di questa foto.