Cari amici ed amiche.
Sul quotidiano "Libero" è comparso un articolo intitolato "Sicilia, una Regione da tagliare".
Sotto il titolo vi è questa scritta che recita:
"Vive sulle nostre spalle: ventimila dipendenti, spese 11 volte superiori alla Lombardia, una sanità che costa quanto la Finlandia, ma non funziona e i politici più cari d'Italia".
Ora, io molta simpatia per la Sicilia (essendo anche di origini siciliane) ma, purtroppo, non posso dare torto a quanto scritto nell'articolo.
Effettivamente, in Sicilia c'è un grosso problema.
Lo statuto speciale della Regione le consente di tenersi i soldi che provengono dalle tasse.
Tuttavia, a causa delle pessime politiche post 1861, la Sicilia ha dei problemi e, quindi, necessita di aiuti.
Il problema è che ora la situazione non è più sostenibile.
Quanto riportato qui sopra è la cruda realtà.
In queste condizioni, la Sicilia è un peso.
Mi dispiace doverlo dire ma è così.
Eppure, potenzialmente, la Sicilia sarebbe forte e avrebbe le carte in regola per competere con la Lombardia o il Veneto.
Ora, c'è chi dice che questa isola debba essere venduta.
Io non condivido, anche perché le prime vittime di questa situazione sono i siciliani.
L'unico modo serio per risolvere la cosa è il federalismo.
Con il federalismo, lo Stato non darebbe più i soldi a destra e a manca e, per andare avanti, la Sicilia dovrebbe incominciare ad usare i suoi soldi.
Ciò implicherebbe i tagli ai costi della politica regionale ed una riduzione degli sprechi.
Anche sanità diventerebbe più virtuosa.
Essa costerebbe meno ed offrirebbe un buon servizio.
Meno sprechi ed una sanità più virtuosa darebbero ai siciliani una Regione che costerebbe meno.
Inoltre, la Sicilia sarebbe tenuta a sfruttare tutte le potenzialità che ha.
Allora, si faccia il federalismo, anche per il bene della Sicilia.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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