Quando penso a don Vitaliano Della Sala penso ad una Chiesa nella quale non mi riconosco.Come riporta "Vesuvio Online", l'attuale parroco della frazione di Capocastello a Mercogliano (AV) ha invitato i fedeli non vaccinati a non recarsi a messa presso la sua parrocchia.
Preti come don Vitaliano mi fanno rivalutare don Minutella.
Don Vitaliano è noto per le sue partecipazioni alle manifestazioni con i centri sociali comunisti.
Ora, da mantovano, vorrei ricordare a don Vitaliano che San Luigi Gonzaga (1568-1591) portò sulle sue spalle un appestato e si diede alla cura degli altri fino a sacrificare la sua vita.
Forse, il prete campano ha paura di un virus che certamente può fare male ma che nulla ha a che fare con le pestilenze di secoli fa?
Oltretutto, un non vaccinato tamponato e negativo non contagia nessuno, con il distanziamento sociale e la mascherina.
La Chiesa di don Della Sala e di chi la pensa come lui non è la mia Chiesa.
Anzi, per me è qualcosa di moralmente abominevole.
Se ci fosse stato lo Yersinia pestis del XIV secolo, don Della Sala si sarebbe andato a nascondere?
Dov'è finita la Chiesa che accoglie i suoi fedeli?
Dov'è finita la Chiesa che garantisce assistenza spirituale ai fedeli?
Dov'è finito il comandamento dell'amare il proprio prossimo come sé stesso?
I preti come don Vitaliano squalificano il buon nome della Santa Romana Chiesa.
Sto veramente rivalutando don Minutella.
L'avevo criticato a suo tempo ma mi sa che non abbia tutti i torti.
Se fossi nella sua parrocchia, non andrei a messa nella chiesa di Della Sala, a prescindere dal fatto che sia vaccinato o meno.
Non ci andrei perché per me don Della Sala non rappresenta ciò che è lo spirito della Santa Chiesa.
Anzi, ciò che fa il prelato campano è in contrasto con lo spirito della Chiesa.
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