Su "Il Giornale", vi è un articolo di Felice Manti che è intitolato "Morti a Bergamo e zona rossa. Ipotesi pm: è omicidio colposo".
L'articolo in questione inizia così:
"Omicidio colposo. Secondo alcune indiscrezioni raccolte dal Giornale e trapelate dalla Procura di Bergamo, sarebbe questa la nuova ipotesi di accusa che il pool di pm coordinati dal Procuratore capo Antonio Chiappani sarebbe intenzionata a muovere nei confronti del ministro della Salute Roberto Speranza, dei vertici del ministero della Sanità e dei suoi dirigenti e del Cts.
Un'ipotesi che sembrerebbe confermata anche dalle parole pronunciate dallo stesso Chiappani al Corriere della Sera, quando sul mancato aggiornamento del Piano pandemico - denunciato per primo dal rapporto Oms curato da Francesco Zambon e fatto sparire 24 ore dopo la sua pubblicazione nel maggio 2020, non senza il pressing dello stesso Speranza - prima di evocare la legittima competenza della Procura di Roma dice: «Dipende, se lo leggo come un nesso di causalità con i troppi morti della Bergamasca, no. Se lo considero un reato in sé allora la questione cambia»".
Effettivamente, i morti Covid qui in Italia sono troppi.
Non si capisce come mai la mortalità qui in Italia (rapportata al numero di malati ed ai cittadini) sia stata così alta.
Forse, qualcosa è veramente andato storto ed è bene che la Procura di Bergamo indaghi ed eventualmente cerchi i responsabili.
L'auspicio è che gli eventuali responsabili siano sanzionati duramente.
Ora, il protocollo sanitario non aggiornato potrebbe avere fatto la differenza...in negativo.
Infatti, il protocollo sanitario prevedeva la "Tachipirina e vigile attesa".
Invece, ci sono stati dottori, come il dottor Luigi Cavanna, primario del reparto di onco-pneumologia dell'Ospedale di Piacenza, che hanno curato i malati Covid a domicilio con i farmaci FANS.
Nessuno di loro è peggiorato o è morto.
Dunque, sorge spontanea questa domanda: alla luce di ciò, perché il protocollo sanitario non è stato aggiornato?
Vedete, la scienza non si basa sul fideismo ma sul risultato.
Se le cure domiciliari funzionavano, perché non si è fatto nulla per inserirle nel protocollo sanitario?
Qualcuno dovrà rispondere a domande come questa.
Dunque, la Procura di Bergamo farebbe bene ad indagare fino in fondo e ad individuare gli eventuali responsabili.
Questi ultimi hanno delle gravi colpe anche riguardo al fatto che oggi il nostro Paese sia in questa situazione.
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