Ringrazio l'amico Morris Sonnino della foto della pagina de "La Verità" che mostra due articoli interessanti".Il primo è scritto da Marcello Veneziani ed è intitolato "Se siamo protetti perché non siamo felici?".
Il secondo è di Francesco Bertolini ed è intitolato "Lo sforzo di tenere in vita i più fragili ha nascosto i decessi tra i più giovani".
Nonostante i vaccini, il nostro Paese è diventato una società di paranoici.
Rapporti umani si sono rotti.
Per esempio, oggi noi assistiamo a conflitti tra mariti e mogli, genitori e figli e persone che prima erano amiche e che ora si salutano a malapena.
L'altro è diventato un potenziale "untore" agli occhi del proprio vicino.
Ci sono genitori vaccinati che impediscono ai loro figli di vedere quelli dei non vaccinati, tra i quali prima vi era amicizia.
Forse, si è capito che gli attuali vaccini contro il Covid non funzionano bene e non lo si vuole ammettere, per paura di essere additati come "No Vax", "terrapiattisti" o "complottisti", per pigrizia o per beata ignoranza.
Oltre a ciò, vi è anche la questione delle reazioni avverse, la quale non può più essere nascosta.
I casi di giovani vaccinati che muoiono improvvisamente ci sono.
Anche tra i trentenni ed i quarantenni vi sono situazioni di disagio fisico che si manifestano dopo la vaccinazione contro il Covid.
Basti citare il caso di Camilla Canepa.
Eppure, si vuole tacere ciò.
Appare chiaro che chi avrebbe dovuto assumersi la responsabilità della campagna vaccinale (e degli effetti avversi che essa avrebbe potuto portare ai danni di certe persone) abbia fatto una scelta diversa, introducendo il "consenso informato", prima della somministrazione del farmaco.
Eppure, il problema c'è.
Le notizie di giovani che muoiono dopo avere preso il siero ci sono.
Che si deve fare?
Si deve continuare a nascondere oppure si deve andare fino in fondo, per tutelare tutti?
Perché non si può parlare degli effetti avversi del vaccino?
Non è normale che una cosa del genere non possa essere neppure sussurrata all'orecchio.
Qui siamo di fronte ad un caso di vera e propria schizofrenia.
Infatti, si parla di "difesa della vita", con tanto di campagna mediatica martellante e terrorismo, nell'incentivare il vaccino (con metodi quasi coercitivi) ma si minimizzano le morti che si verificano appena dopo la somministrazione di un siero la cui sperimentazione finirà nel 2023.
Ammettere ciò non significa essere dei "No Vax" ma significa avere senso critico verso una certa logica e porsi delle domande.
Se questa nazione avesse un po' di senso critico tanti guai non ci sarebbero.
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