Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Matteo Bellini intitolato "L’Ue sempre più Superstato etico: meno libertà, più pianificazione socialista".
Questo ne è uno stralcio:
Per chi, sul versante liberale, ritiene che l’Unione sia troppo burocratizzata e sempre più incline al centralismo, questo periodo sta offrendo un assist meraviglioso per sostenere le proprie ragioni.
Ci siamo ormai resi conto che l’Ue non vuole rimanere inerme davanti alle nuove religioni ambientaliste e identitarie che, purtroppo, arrivano da un’America in preda all’isteria culturale.
Alla luce delle ultime uscite a dir poco illuminanti della Commissione europea, è inevitabile che da molti fronti arrivino critiche risentite all’indirizzo di Bruxelles".
Purtroppo, è quello che sta accadendo.
Chi critica l'Unione Europea viene bollato come "fascista".
L'Unione Europea ha un'impostazione di carattere socialista.
Il concetto di proprietà privata è messo apertamente in discussione.
La tradizione culturale europeista mette in discussione la storia e la tradizione culturale europea fondata sulla cultura greco-romana e sulla tradizione giudaico-cristiana.
In pratica, il piano della Fabian Society si sta implementando in Europa.
Non è un complotto.
I complotti si fanno di nascosto.
Quanto sta accadendo ora sta avvenendo alla luce del sole.
Il dissenso è bollato come "fascismo".
Il concetto di proprietà privata è messo in discussione e (per esempio) i provvedimenti recentemente proposti riguardo alla casa sono esempi di ciò.
Si sta affermando il concetto di "Stato etico", il quale è l'esatto opposto di quello di una democrazia liberale.
Certamente, questa tendenza si è accentuata con il Covid.
Anzi, sembra che il Covid (che è solo un virus e che, come tale, non ha colore politico) sia diventato il mezzo con il quale si può imporre una certa idea.
I fatti lo dimostrano.
Questa Unione Europea sta somigliando sempre di più una versione 2.0 dell'Unione Sovietica.
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