Un'infermiera non vaccinata di Roma ha riavuto il lavoro per via giudiziaria.L'articolo sullo screenshot che mi ha mandato l'amico Morris Sonnino (che ringrazio) è stato scritto da Daniele Capezzone su "La Verità".
Oramai, siamo alla follia.
Noi abbiamo una carenza di medici e di infermieri ed il Governo impedisce di fatto a quelli che non sono vaccinati di operare.
Se si vuole provare a vincere questa guerra al virus, serve che l'esercito sia completo nei ranghi.
Ergo, un non vaccinato non è automaticamente malato.
Prima del vaccino, vi erano i tamponi e nessuno diceva nulla.
Ora, invece, il mainstream dice che i tamponi "non sono affidabili".
Della serie, la coerenza è di casa dal premier Mario Draghi, dal ministro Roberto Speranza e da chi sta con loro.
Comunque, il diritto al lavoro è sancito dalla Costituzione.
L'infermiera in questione non ha commesso alcun reato ed il tribunale le ha dato ragione.
Questo è il dato di fatto.
I fatti dimostrano che non vi è alcun reato.
La Regione Lazio vuole fare ricorso ed il mainstream attacca il giudice che ha emanato la sentenza.
Si vuole capire che oramai si vuole distruggere completamente il sistema democratico?
Nessuno ha qualcosa contro la scienza, quella vera, quella che ammette il dubbio.
Purtroppo, quella cosa che viene spacciata per scienza dalle virus-star delle televisioni e dai giornali, vicini al Governo, non è scienza.
Sembra quasi una pseudo-religione.
Anzi, è una pseudo-religione.
Gli italiani vengono terrorizzati dalle comunicazioni che arrivano ed il disastro è combinato.
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