Su "Panorama", vi è un articolo intitolato "La Rai e il gioco dei quattro cantoni".L'articolo è di Maurizio Belpietro.
Che la Rai, la nostra TV, sia un pozzo di San Patrizio dal quale molti attingono è vero.
Oltretutto, il canone Rai è entrato nella bolletta dell'energia elettrica.
I suoi incassi sono alti (1,7 miliardi) ma è sempre in perdita.
Inoltre, la Rai è diventata una sorta di "terra di conquista" per i partiti, i quali possono sistemare nel CDA i trombati ed i ripescati di ogni genere.
A questo punto, non sarebbe il caso di mettere in dubbio l'esistenza di una TV pubblica?
Anzi, sarò più esplicito: non sarebbe il caso di vendere la Rai a dei privati?
La TV pubblica rappresenta un costo per i cittadini e la qualità dell'informazione che dà non è sempre delle migliori.
Anzi, spesso e volentieri, è scarsa.
I suoi apparati sono un costo.
La Rai incassa tanti soldi ma il suo bilancio è sempre in perdita.
Ci sono pure quelli che si arrabbiano, come l'ex-premier Giuseppe Conte, il quale (forse) ha visto la sua "fetta di torta" troppo piccola.
I cittadini vedono le bollette salire ed il canone della Rai rappresenta un costo in più.
Gli unici che ci perdono sono proprio gli italiani.
Dovrebbero essere questi ultimi ad indignarsi.
Nessun commento:
Posta un commento