"Mercoledì sera, a Yad Vashem, Benjamin Netanyahu, ha tenuto uno dei suoi discorsi più incisivi e incandescenti.
"L'estrema destra, l'estrema sinistra e l'Islam estremista sono in accordo su una cosa, l'odio nei confronti degli ebrei".
Questa saldatura, chiunque si occupi di Israele la conosce bene e la riscontra qui su Facebook come, ovviamente, fuori dal circuito autoreferenziale dei social network, essendo essi unicamente uno specchio e spesso un'amplificazione di quanto accade nella realtà.
Netanyahu ha anche sottolineato quello che ha definito "un paradosso", ma che in realtà non lo è affatto, ovvero che il venire in essere di Israele è andato di pari passo con un crescente antisemitismo di cui oggi, sempre di più, si manifestano i segni. L'antisionismo, il rifiuto della stessa legittimità esistenziale di Israele è il corrispettivo preciso del rifiuto della legittimità esistenziale del popolo ebraico.
L'odio si esprime in molteplici forme. "Negli ignobili attacchi ai fedeli nelle sinagoghe, come quello che è avvenuto alcuni giorni fa a San Diego e prima a Pittsburgh, nella profanazione dei cimiteri ebraici e nella pubblicazione di caricature anche in giornali considerati rispettabili".
E' infatti, spesso, la maschera della rispettabilità quella che nasconde l'infamia maggiore; la rispettabilità accademica, intellettuale, professionale di numerosi individui blasonati da prestigio e notorietà, i quali, negli anni, hanno fatto di Israele uno dei loro bersagli preferiti. Sono i peggiori in assoluto perché il loro odio per Israele è camuffato, in modo evidente a sinistra, dalla presunta difesa dei diritti umani, dall'antirazzismo, dall'amore da salotto per gli umiliati e offesi. Sono gli stendardi ideologici che agitano davanti a loro per legittimarsi.
Ma costoro, per quanto dannosi e moralmente ripugnanti non sono pericolosi come l'Iran, la nazione islamica che ha tra i suoi obbiettivi, quello dichiarato di annientare lo Stato ebraico. E Netanyahu non ha potuto mancare di sottolinearlo con fermezza.
"A coloro che cercano di cancellarci, lo dico precisamente da questo luogo, siamo tornati sul palcoscenico del mondo, al centro del palcoscenico...
Abbiamo battuto i nostri nemici nel passato, e con l'aiuto di Dio sconfiggeremo anche voi"".
Che tra nazi-fascisti, comunisti ed islamisti vi sia una saldatura è ovvio.
Per esempio, lo slogan di Forza Nuova che recita: "Ogni palestinese è un camerata", gli insulti dell'ANPI alla Brigata Ebraica nelle manifestazioni del 25 aprile e le minacce del mondo islamico ad Israele dimostrano ciò.
Inoltre, i social network sono pieni di messaggi scritti da persone con account veri o fake che insultano gli ebrei un giorno sì e l'altro pure.
Oltre a ciò, vi sono anche le vignette ostili ad Israele.
La cosa ancora più grave, però, è il fatto che girino ancora voci contro gli ebrei.
Per esempio, vi sono coloro che dicono che "gli ebrei hanno i soldi" e che "comandano il mondo".
Questo è assurdo.
Io ho sentito queste voci anche di persona e più di una volta.
Più di una volta, io ho dovuto rispondere a codeste persone e cercare di fare capire a loro che ciò non è vero.
Per esempio, molti attaccano George Soros, dicendo di lui: "Quell'ebreo che...".
Ora, Soros non è più un ebreo.
Anzi, egli ha rinnegato l'Ebraismo, poiché il vero Ebraismo è per la libertà di espressione.
Soros, invece, vuole un mondo con un pensiero unico.
Anche il cambio di nome da Gyorgy Schwartz a George Soros dimostra questo suo rinnegamento.
Quanto ai Rockefeller, ricordo che questa famiglia non è neppure di origine ebraica.
Infatti, Rockefeller sono di origine francese ed ugonotta.
Dunque, certe leggende metropolitane sono smentite dai fatti.
Oggi, coloro che sono contro gli ebrei sostengono idee totalizzanti e totalitarie, idee contrarie ad una sana democrazia e che la storia ha condannato e condanna tuttora.
Sarà forse un caso?
Io penso proprio di no.
Io penso proprio di no.
Ogni persona con un po' di sale in zucca deve stare con il mondo libero.
Concordo con il premier israeliano Netanyahu.
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