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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 9 gennaio 2019

Io non sacrificherei la vita per questa Unione Europea

Su "Controverso Quotidiano", vi è un articolo intitolato "Ma tu sacrificheresti la vita per l’Unione Europea?".
L'articolo riporta le parole di Daniel Johnson, direttore del magazine "Standpoint".
Vi riporto questo suo stralcio:

"La Ue è diventata la burocrazia che conosciamo oggi: l’auto-perpetuarsi di un mezzo inconsapevole che non sta più avanzando il fine per cui è stato creato (…) Sono un nazionalista? Non ho mai nemmeno saputo di essere un patriota fino a quando la Gran Bretagna non si è trovata in guerra con l’Argentina sulle Isole Falkland nel 1982. Ma l’angoscia di vedere giovani uomini (oggi anche donne) sacrificare le loro vite per il loro paese è stata sia sconvolgente sia rasserenante per me. Morire per una causa non è necessariamente nobile, i jihadisti si illudono di morire per l’Islam. I militari britannici che hanno lasciato la vita in quella e nelle guerre successive, tuttavia, non si sono fatti illusioni. Erano miei contemporanei; potevano essere io. Morirono, come innumerevoli altri prima e dopo di loro, per la regina e il paese. Allora, perché è inconcepibile che possano morire per l’Europa? Non perché la causa sia ignobile: molti dei miei più vicini e cari amici si sentono appassionatamente legati alla causa europea. Vorrei poter condividere la loro passione. Ma gli esseri umani non rinunciano alle loro vite alla leggera. Le idee, anche le buone idee, non valgono la pena di sacrificargli la vita. Ciò che l’Unione europea non fornisce e non fornirà mai è qualcosa che potremmo chiamare ‘casa’. Le persone morirebbero per il paese in cui sono cresciute o che ha dato loro la casa, nello stesso modo in cui sacrificherebbero tutto per la famiglia. Ma non moriranno per l’Europa”.

L'Unione Europea nacque dalla nobile intenzione di creare un'Europa di pace, dopo gli orrori delle due guerre.
Però, oggi essa è qualcosa di artificioso e di lontano dai cittadini e dalla loro storia.
In nome del relativismo, essa ha rinnegato le sue radici giudaico-cristiane, pretendendo di sopprimere ogni peculiarità di ogni popolo europeo.
L'Europa di Sant'Alberto Magno e di San Tommaso d'Aquino (che fecero una sintesi tra teoria aristotelica e Cristianesimo e di conseguenza tra l'altra radice della civiltà europea, quella ellenistico-romana, e la radice giudaico-cristiana) ha lasciato il posto all'Europa di Jean Claude Junker e di Pierre Moscovici.
L'Europa di Dante Alighieri, di Erasmo da Rotterdam e di San Tommaso Moro ha lasciato il posto all'Europa dei tecnocrati e dei laicisti.
Si è tentato di costruire un popolo europeo, distruggendo le storie dei popoli dei Paesi europei.
Questo popolo europeo è un popolo senza identità.
La storia ci insegna che un popolo senza identità è un popolo destinato a morire.
Purtroppo, i segnali si stanno vedendo.
L'Islam sta avanzando in Europa poiché surroga quella che è un'assenza di identità del "popolo europeo" che si è creato artificiosamente, creando una fascinazione non solo tra gli stessi musulmani ma anche tra europei che si convertono.
Questo è preoccupante.
Per questo motivo, io non sacrificherei la mia vita per questa Unione Europea.


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