La Spagna è oggi uno dei Paesi europei più ostili ad Israele.
A Valencia, per esempio, è stata adottata una misura di boicottaggio ai danni dei prodotti israeliani.
Questo è lo stralcio dell'articolo:
"La mozione adottata a Valencia, votata e proposta dal partito di estrema sinistra València en Comú, è stata approvata il 31 maggio scorso durante una sessione plenaria del Consiglio comunale. Questa iniziativa, che impegna la città ad astenersi dall'avviare contatti commerciali con le autorità o con le aziende israeliane o dal coinvolgerle in eventi culturali, è volta a far sì che Valencia diventi un "riferimento globale per la solidarietà con i palestinesi"".
Se io fossi un imprenditore valanciano, farei esattamente questo: chiuderei la mia azienda, portandola fuori dalla Spagna, e licenzierei tutti i miei dipendenti.
A questi ultimi: "Andate a farvi mantenere dal Comune, che ha deciso di impedirmi di avviare contatti con le aziende israeliane".
Questa decisione del Comune di Valcncia mi fa semplicemente schifo.
In primis, essa è illiberale, poiché limita la libertà di impresa.
In secundis, essa incita all'odio contro gli ebrei.
Ogni idea antisemita mi fa rivoltare lo stomaco.
Anzi, l'antisemitismo fa rivoltare lo stomaco a chi è civile.
Ora, queste decisioni partono da amministrazioni di estrema sinistra, amministrazioni terzomondiste che si dicono "anti-naziste" ma che (in realtà) fanno esattamente ciò che fece il nazismo.
Come i nazisti, questi terzomondisti rossi vedono nell'ebreo il fautore del capitalismo, che per loro è un nemico da abbattere ma che (in realtà) è l'unico sistema possibile.
Dunque, visto e considerato, non sarebbe il caso di boicottare la Spagna?
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