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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 6 aprile 2018

Gran Loggia 2018: Liberi di conoscere. Un mio pensiero

Il Grande Oriente d'Italia ha organizzato a Rimini un evento.
L'evento è  intitolato  "Gran Loggia 2018. Liberi di conoscere" ed inizia oggi è durerà fino all'8 aprile.

Questo è uno stralcio del sito del Grande Oriente d'Italia:

"Liberi di conoscere: questo il filo rosso della Gran Loggia 2018 del Grande Oriente d’Italia, la più importante e antica istituzione massonica italiana, che si tiene dal 6 all’8 aprile come di consueto a Rimini nella accogliente struttura del Palacongressi. Un tema che è un invito a riflettere, in questi tempi segnati dall’intolleranza e dal pregiudizio, su quello straordinario binomio costituito appunto da libertà e conoscenza, che sono due valori che si compenetrano e si accrescono l’uno l’altro, e la cui conquista per l’umanità rappresenta un fine da perseguire per migliorare se stessa. Non c’è libertà senza conoscenza e non c’è conoscenza senza libertà. E non a caso è il cannocchiale di Galileo Galilei (1564-1642), custodito nel Museo di Storia della Scienza di Firenze, il logo scelto per questo importante appuntamento. Un logo che ha una grande carica simbolica. Il cannocchiale è infatti uno strumento di conoscenza, che consente di guardare lontano, di scrutare le stelle e il cielo infinito. Uno strumento che ha aperto nuovi orizzonti, contribuendo al progresso scientifico, ma anche al trionfo del libero pensiero sul pensiero unico. Galilei lavorò a perfezionare questa macchina ottica, che lo aiutò nell’osservazione dell’universo e nelle sue scoperte sul movimento della Terra intorno al Sole, che lo indussero ad appoggiare le teorie copernicane. Una posizione che lo pose in rotta di collisione con la Chiesa esponendolo alla grave accusa di eresia. Chiamato a presentarsi a Roma dinanzi al tribunale dell’Inquisizione, venne processato, minacciato di tortura e costretto a rinnegare le proprie idee, per evitare la condanna a morte. Era il 22 giugno del 1633. Da quel momento Galilei fu posto agli arresti domiciliari nella sua casa di Firenze. Solo nel 1983 la Chiesa cattolica, che oggi riconosce la validità della sue scoperte, lo ha riabilitato, ammettendo che la condanna fu ingiusta. Al grande scienziato pisano è dedicata anche una preziosa mostra di antichi oggetti e libri costruiti o inventati da Galilei.".

Vorrei ricordare che la Chiesa si riconciliò con le teorie di Galileo Galilei, il quale fu riabilitato.
La situazione inerente a Galileo deve essere contestualizzata.
In quegli anni ci fu l'aspro scontro tra la Chiesa cattolica ed i protestanti.
L'esistenza stessa della Chiesa fu minacciata.
Per esempio, non furano pochi i prelati che furono sospettati di eresia.
Del resto, non ci fu tolleranza religiosa da nessuna delle due parti.
Se da una parte vi fu l'Inquisizione, dall'altra vi furono i governi protestanti, che non furono certo da meno in fatto di intolleranza.
Penso al regime comunista e violento degli anabattisti di Münster che ci fu nel 1534,  al re di Danimarca Cristiano III (1503-1559), che impose il luteranesimo con la forza nel 1536, e a quanto accadde in Inghilterra durante i periodi di re Enrico VIII, di re Edoardo VI e della regina Elisabetta I.
Solo dopo la fine della Guerra dei Trent'anni (1618-1648) si andò verso una normalizzazione.
Dunque, penso che la storia debba essere letta senza pregiudizio.
La storia deve sempre essere contestualizzata.
Come debbono essere contestualizzate le vicende inerenti a Galileo, debbono essere contestualizzati anche altri fatti storici, come ad esempio il fascismo.
Sul fatto che una persona debba essere libera di conoscere posso anche essere d'accordo ma penso anche che la libertà di conoscere debba essere accompagnata dalla responsabilità, ossia dal sapere che avere della conoscenza comporta anche delle responsabilità verso sé stessi e verso gli altri.
In sintesi, penso che si sia veramente liberi si è consapevoli di ciò.



3 commenti:

  1. Ragionamento che condivido totalmente!
    Permettimi di fingere di chiedere: fra i relatori massoni ci sono anche Casaleggio e Sassoon?

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  2. Casaleggio non c'entra. Almeno, mi risulta così.
    Tra l'altro, pare che Casaleggio partecipi ad un altro vertice della fondazione dedicata a suo padre.

    RispondiElimina
  3. Quando si parla di massoneria si parla di una realtà molto complessa.

    RispondiElimina

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