L'incesto? Non sia depenalizzato!

In una puntata della trasmissione "Forum" si è trattato il caso particolare di un amore tra due giovani che si sono dimostrati essere zio e nipote.
Il giudice ha emesso la sentenza, dicendo che il rapporto poteva andare avanti.
Ora, su "Il Fatto Quotidiano", vi è un articolo del 2014 che è intitolato "Incesto, ecco perché ha senso depenalizzarlo".
L'articolo parla della Germania, il cui Consiglio etico ha dato indicazione di depenalizzare l'incesto.
Io sono di ben altro avviso.
I rapporti tra parenti stretti ( come fratelli, zii e nipoti e cugini di primo grado) dovrebbero essere vietati sempre.
Tengo a ricordare, infatti, che le unioni tra consanguinei rischiano di favorire malattie trasmissibili geneticamente.
Mi viene in mente, per esempio, il caso della regina di Gran Bretagna Vittoria (1819-1901) che sposò un cugino, Alberto di Sassonia Coburgo-Gotha (1819-1861), e che trasmise l'emofilia.
Inoltre, vi è anche un problema etico.
In una famiglia, ci debbono essere ruoli ben definiti per potere crescere i figli.
Vi immaginate che confusione vi sarebbe, per esempio, nei figli nati da un rapporto tra fratello e sorella o tra zio e nipote?
Bisogna mettere dei paletti.