Come riporta "Il Giornale", Renzi (nella foto) propone la solita minestra riscaldata dei "bonus con sorpresa".
Ergo, Renzi propone il bonus ma esso andrà ad incidere sulla spesa pubblica, con tanto di aumento delle tasse.
Insomma, si tratta di una prosecuzione della politica dei bonus con i soliti mezzi, cioè una stretta anti-evasione che si traduce in maggiori poteri per l'Agenzia delle Entrate che proprio ieri ha annunciato il nuovo record di recuperi di imposte: 20 miliardi nel 2017.
E con la minaccia sempre incombente di un innalzamento delle tasse perché "ce lo chiede l'Europa", la quale (al contrario) ad altri Paesi dà deroghe. In estrema sintesi è questo il programma elettorale del Partito Democratico che il segretario Matteo Renzi ha presentato ieri a Bologna nell'Opificio Golinelli, un esempio di archeologia industriale ristrutturata, rifacendosi tanto al veltronian style.
Se tornasse al governo, Renzi ci darebbe il bonus con una mano e ce lo farebbe pagare (attraverso le tasse innalzate) con l'altra.
Vi fidate ancora di lui?
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