Come riporta "Il Giornale", il governo vuole controllare anche le omelie dei sacerdoti durante le messe.
Questo è uno stralcio dell'articolo scritto da Alessandro Zambrano su "Il Giornale":
"Controllare le prediche dei preti per verificare se fanno attività antimafia. E, nel caso, intervenire con una commissione di giudici e giornalisti.
Non è la Repubblica Democratica Tedesca, ma la proposta choc che emerge dal Tavolo 13 su Religione e Mafia promosso dagli Stati generali del ministero della Giustizia. Un'indicazione che ha fatto andare su tutte le furie il segretario della Conferenza Episcopale Italiana Nunzio Galantino, il quale ha bollato il documento ministeriale come «banale e arrogante». Un'ingerenza, ma c'è qualcosa di più perché il testo, che rimprovera alla Chiesa italiana di non aver fatto abbastanza in chiave antimafia, non è stato prodotto da funzionari di via Arenula, ma da un think tank progressista molto in vista, quella scuola di Bologna che ha in Alberto Melloni il suo segretario plenipotenziario e in Enzo Bianchi il suo «vate».".
Oggi, il governo di questa sinistra vuole fare questo.
Domani, esso costituirà un'"Associazione Patriottica dei Cattolici" sul modello cinese?
Io trovo che l'atteggiamento di questo attuale governo sia davvero irragionevole!
Oltretutto, penso che ci siano problemi ben più seri ed urgenti, come quello causato da questa immigrazione senza controllo, portata avanti da attualmente ci governa, la disoccupazione, le aziende che chiudono e le famiglie che non arrivano più a fine mese.
Il governo pensi a questo e lasci fare ai preti il loro mestiere.
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