Ringrazio l'amico e socio Morris Sonnino di questa foto da cui prendo spunto per l'articolo.
Riguardo al caso di Macerata, il dittatore turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato l'Italia di essere un Paese "razzista ed islamofobo".
Se fossi in Erdogan, penserei ai cavoli miei.
Erdogan dovrebbe pensare ai cavoli suoi, che ne ha parecchi.
Pensiamo ai diritti umani che in Turchia sono violati.
Pensiamo alla politica di Erdogan contro Israele.
Pensiamo al fatto che in Turchia i luoghi di culto non musulmani (come sinagoghe e chiese) non possano affacciarsi sulla pubblica via.
Pensiamo al fatto che in Turchia un musulmano abbia problemi a convertirsi all'Ebraismo o al Cristianesimo.
Pensiamo al fatto che Erdogan voglia riconvertire di nuovo in moschea la basilica di Hagia Sophia in Istanbul.
Prima di dire che gli altri sono razzisti, Erdogan guardi in casa sua.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Un despota sanguinario che viene a dettarci condizioni con un'arroganza insopportabile, ricevuto col sorriso da Bergoglio e con tutti gli onori dal capo di Stato e dal Presidente del Consiglio
RispondiEliminaE' uno schiaffo per il popolo turco violentato da questo dittatore