Questo è il mio articolo scritto su "La Civetta", rivista dell'Associazione Culturale Pensiero e Tradizione di Mantova:
"La nostra città e la nostra provincia di Mantova sono note per i personaggi storici. Pensiamo a Virgilio, a Sordello, a Baldesar Castiglione e a Teofilo Folengo.
Ora, io parlo di un altro personaggio storico importante di questa terra mantovana: Benedetto Fontanini.
Formatosi sotto il cardinale Gregorio Cortese (1483-21 settembre 1548) e divenuto monaco benedettino, Benedetto Fontanini (1495-1556?) fu un personaggio molto importante nella vita religiosa del XVI secolo e fu un esempio vivente di quello che fu il tormento religioso dell'epoca.
Il 31 ottobre 1517 (o il 1 novembre 1517, poiché non esistono testimonianze coeve sulla data del fatto), un monaco sassone di nome Martino Lutero (Martin Luther, 10 novembre 1483-18 febbraio 1546) affisse alla porta della chiesa del castello (Schlosskirche) di Wittenberg le sue 95 Tesi. Con queste tesi, egli contestò la Chiesa cattolica, mettendo in discussione il Papa, i sacramenti ed i dogmi stessi.
Questo generò un movimento chiamato protestantesimo, che provocò una frattura nella cristianità.
Ora, tra questi cristiani divisi non ci furono solo guerre ma ci furono anche dei movimenti che volevano la pace.
Uno di questi fu il movimento degli Spirituali.
Questo movimento fu fondato sulle idee del teologo spagnolo Juan de Valdes (1505-1541).
Egli sosteneva che la Chiesa cattolica dovesse essere riformata adottando in parte i principi del luteranesimo ma senza rompere con Roma ed il cattolicesimo.
Entrato nel monastero di San Benedetto in Polirone il 16 febbraio 1511 ed amico di Teofilo Folengo (8 novembre 1491-9 dicembre 1544), Benedetto Fontanini si interessò di queste dottrine.
Infatti, nel 1537, egli fu trasferito al convento di San Nicolò l'Arena, presso Catania, e durante il viaggio si fermò a Napoli, ove incontrò Juan de Valdes.
Nel convento siciliano, egli scrisse la sua opera più famosa: il "Beneficio di Cristo".
Esso fu pubblicato nel 1543 e riassunse il pensiero di Juan de Valdes.
Il "Beneficio di Cristo" divenne l'opera di riferimento degli Spirituali, i quali fondarono un circolo a Viterbo.
Questo circolo, denominato "Ecclesia Viterbiensis" e di cui fecero parte personaggi come la nobildonna Vittoria Colonna (aprile 1490-25 febbraio 1547) ed il pittore Michelangelo Buonarroti (6 marzo 1475-18 febbraio 1564), si formò intorno ad un cardinale inglese molto importante: Reginald Pole (3 marzo 1500-17 novembre 1558).
Pole fu un umanista che si formò qui in Italia, in particolare a Padova.
Egli fu anche un discendente dell'antica famiglia reale inglese del Plantageneti ed uno dei papabili nel Conclave del 1549 ma il suo antagonista, il cardinale Gian Pietro Carafa ( 28 giugno 1476-18 agosto 1559), lo accusò di eresia.
Inoltre, Pole era inviso ai francesi perché ritenuto da essi troppo "irenico" verso i protestanti. In Francia vi erano tensioni verso gli ugonotti.
Pole non poté neppure tornare in patria.
Poiché Papa Clemente VII (26 maggio 1478-25 settembre 1534) non annullò il suo matrimonio con Caterina d'Aragona (16 dicembre 1485-7 gennaio 1536) e gli impedì di risposarsi con Anna Bolena (1501 o 1507-19 maggio 1536), nel 1534, il re d'Inghilterra Enrico VIII Tudor (28 giugno 1491-28 gennaio 1547) ruppe con Roma e la Santa Sede e si impose sul governo della Chiesa inglese.
Il cardinale non tornò in patria e non giurò nelle mani del re come capo della Chiesa anglicana ed il re perseguitò la famiglia (sua madre Margherita, oggi beata, fu mandata al patibolo il 27 febbraio 1541) e cercò di farlo uccidere finanche a Roma.
La famiglia di Pole fu perseguitata a seguito di una serie di rivolte denominato "Pellegrinaggio di Grazia".
Il "Pellegrinaggio di Grazia" fu una serie di rivolte scoppiate tra il 1536 ed il 1537 nel nord dell'Inghilterra contro le politiche religiose intraprese, a nome del re Enrico VIII, dal ministro Thomas Cromwell (1485-28 luglio 1540) e dall'arcivescovo da Canterbury Thomas Cranmer (2 luglio 1489-21 marzo 1556).
Queste politiche erano filo-protestanti. Per esempio, si volle imporre una tassa sul Battesimo, si tentò di modificare la liturgia e si distruggevano i monasteri ed i santuari, con tutti i reliquiari.
Per i loro accusatori, i Pole avrebbero cercato di rovesciare il casato dei Tudor, usando come pretesto le rivolte.
Avendo mancato l'elezione per un voto, Pole sarebbe potuto diventare Papa "per adorationem" ma rifiutò.
Così, fu eletto Papa il cardinale Giovanni Maria Ciocchi del Monte, che prese il nome Giulio III (10 settembre 1487-23 marzo 1555).
La storiografia ufficiale dice che egli abbia rifiutato per l'accusa di eresia da parte dell'interessato cardinale Carafa ma secondo altre fonti Pole potrebbe avere rifiutato per una sua aspirazione al trono inglese.
Un indizio fu un fatto che avvenne nel 1554, quando Pole fu inviato in Inghilterra da Papa Giulio III.
Egli aveva la funzione di legato ma l'imperatore del Sacro Romano Impero e re di Spagna Carlo V (24 febbraio 1500-21 settembre 1558) pose un veto: Pole non avrebbe dovuto ricongiungersi con la regina Maria I Tudor (che era la figlia primogenita di re Enrico VIII, 18 febbraio 1516-17 novembre 1558) prima del matrimonio tra ella e suo figlio, l'erede al trono di Spagna Filippo d'Asburgo (21 maggio 1527-13 settembre 1598).
Ora, Carlo V temette che Pole potesse lasciare la carriera ecclesiastica e sposare proprio Maria.
Carlo sapeva che, prima di tutto, Pole era un discendente dei Plantageneti, una persona di sangue reale.
I Plantegeneti erano imparentati con i Tudor, per via del matrimonio tra re Enrico VII (27 gennaio 1457-21 aprile 1509) ed Elisabetta di York (11 febbraio 1446-11 febbraio 1503). Re Enrico VII era il padre di re Enrico VIII ed il nonno di Maria.
Per parte di madre, Pole era il nipote del duca di Clarence Giorgio Plantageneto (21 ottobre 1449-18 febbraio 1478), il quale era fratello di re Edoardo IV (28 aprile 1442-9 aprile 1483) e di re Riccardo III (2 ottobre 1452-22 agosto 1485).
Elisabetta di York (la moglie di re Enrico VII e la madre di re Enrico VIII) era figlia di re Edoardo IV.
Solo nel 1555, dopo il matrimonio tra la regina e Filippo, Pole fu eletto amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Canterbury, da cui fu deposto l'arcivescovo protestante Cranmer, il quale fu arso vivo il 21 marzo 1556.
Nel 1556, Pole fu ordinato prima presbitero e poi arcivescovo e si insediò nella sede di Canterbury.
Con la regina Maria, egli si adoperò per riportare l'Inghilterra al cattolicesimo, dopo lo scisma anglicano del 1534 e la Riforma protestante introdotta durante il regno di re Edoardo VI (il figlio di terzo letto di re Enrico VIII, 12 ottobre 1537-6 luglio 1553).
La posizione di Roma nei confronti degli Spirituali si fece dura.
Il cardinale Carafa era a capo dell'Inquisizione e, quando fu eletto Papa nel 1555, con il nome di Paolo IV, egli inasprì le condizioni.
Il vescovo di Bergamo Vittore Soranzo (26 luglio 1500-13 marzo 1558) fu condannato in contumacia prima della morte. Soranzo era uno degli Spirituali.
Pole fu richiamato a Roma per essere processato nel 1557 ma la regina d'Inghilterra lo protesse.
Per ironia della sorte, il cardinale morì poche ore dopo che la morte della regina.
Anche per Benedetto Fontanini ci furono guai.
Nel 1542, un terremoto lesionò il convento di San Nicolò l'Arena ed frati ivi residenti dovettero trasferirsi a Catania.
Benedetto non li seguì.
Egli andò all'abbazia di Pomposa, vicino a Ferrara, ove fu rettore dal 1544 al 1546, per poi tornare al suo vecchio convento di San Benedetto.
Già nel 1548, Benedetto fu inquisito per eresia.
Fu incarcerato presso il convento di Santa Giustina a Padova ma l'Inquisizione non poté fargli nulla poiché l'Ordine Benedettino godeva di forti tutele.
Il "Beneficium Christi" finì all'Indice dei Libri Proibiti.
Non si ebbero molte notizie di Benedetto Fontanini dopo il 1555.
Si suppone che la sua morte sia avvenuta nel 1556.
Con Pole, Benedetto Fontanini ebbe un vero e proprio rapporto di collaborazione e (molto probabilmente) di amicizia.
Egli frequentò la residenza del cardinale ad Orvieto.
Con ogni probabilità, il cardinale portò con sé in Inghilterra una copia del "Beneficio di Cristo".
Infatti, una copia dell'opera del monaco mantovano fu trovata nella Biblioteca del Saint John College di Oxford nel 1855 e potrebbe essere stata proprio quella di Pole.
Essendo stata messa all'Indice dei Libri Proibiti, un'opera del genere nell'Inghilterra passata definitivamente al protestantesimo con l'avvento della regina Elisabetta I (nata dal matrimonio tra re Enrico VIII ed Anna Bolena, 7 settembre 1533-24 marzo 1603) non sarebbe stata distrutta.
Nell'epoca della Riforma protestante non ci furono solo guerre ma anche tentativi di pacificazione.
Questo può essere annoverato tra i casi in cui non tutto può essere classificato come "bianco e nero".".
Prima di scrivere il mio breve commento, tengo a ringraziare l'amico e collaboratore Angelo Fazio del materiale.
Mi pare corretto ringraziarlo perché lui mi dà sempre gli spunti e non mi chiede mai nulla in cambio.
Ringrazio anche la professoressa Barbara Spadini dello spazio che mi concede.
Spero di fare un buon lavoro.
Ora, commento.
L'articolo (da me scritto) parla di Benedetto Fontanini (1495-1556?) un monaco mantovano che scrisse un'opera importante intitolata "Beneficio di Cristo".
Quest'opera si ispirò al pensiero teologico di Juan de Valdes (1505-1541), il quale riteneva che la Chiesa dovesse essere riformata secondo principi riformisti ispirati al luteranesimo ma senza rompere con Roma.
Intorno Juan de Valdes si formò il circolo degli spirituali, nel quale entrarono molti nobili e prelati.
Uno di questi fu il cardinale inglese Reginald Pole (3 marzo 1500-17 novembre 1558).
Fontanini collaborò direttamente proprio con il cardinale inglese, scrivendo proprio il libro intitolato "Beneficio di Cristo", il libro con le linee guida degli spirituali.
Ancora oggi, personaggi come Fontanini dimostrano quanto vivo sia stato il fermento culturale della città di Mantova ed il fatto che la città mantovana (in cui soggiornò anche Thomas Cranmer, prima che diventasse arcivescovo di Canterbury nel 1533) sia stata luogo di discussione delle idee del protestantesimo.
Inoltre, Fontanini fu l'esempio del fatto che pur in un periodo di guerra dentro la cristianità vi furono anche spazi di dialogo.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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