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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 2 dicembre 2016

Vi propongo un giochino!

Cari amici ed amiche,

vi propongo un giochino.
Cosa accadrebbe se al referendum vincesse il "Sì"?
Se una cosa del genere accadesse,  premier Matteo Renzi potrebbe far cadere il Governo, per liberarsi di Angelino Alfano.
Magari, quest'ultimo potrebbe entrare nel Partito Democratico, con Denis Verdini.
Ecco cosa accadrebbe: si andrebbe al voto con la legge elettorale "Italicum" e al primo turno il Partito Democratico non prenderebbe quel 40% dei voti che servirebbero ad evitare il ballottaggio, essendo l'Italia tripolare, essendoci il centrosinistra (con il Partito Democratico che cannibalizza tutti gli altri partiti della coalizione),il Movimento 5 Stelle ed il centrodestra.
Si andrebbe così al ballottaggio tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle (la legge elettorale non favorisce le coalizioni ma le liste e di conseguenza il centrodestra sarebbe fuori dai giochi) e (come accade di consueto) se l'affluenza fosse bassa a vincere sarebbe proprio il partito di Renzi.
Il Partito Democratico si prenderebbe ben 340 deputati alla Camera (su 630) ed avrebbe la maggioranza nel Senato, essendo quest'ultimo non più elettivo da parte del popolo ma dai Consigli Regionali, che sono in maggioranza del Partito Democratico.
In Senato, il Partito Democratico avrebbe ben 60 senatori su 100.
Ora, anche con la "riforma" di Renzi, il Presidente della Repubblica verrebbe eletto in seduta comune tra Camera e Senato.
Con la "riforma", i "Grandi elettori" sarebbero 731, i 630 deputati, i cento senatori ed un ex Capo dello Stato, che sarebbe un membro di diritto di quel collegio.
Sempre con la "riforma", per eleggere il Presidente della Repubblica si dovrebbe superare il quorum dei due terzi dei componenti del Parlamento per le prime tre votazioni, dal quarto scrutinio si dovrebbe raggiungere in poi la maggioranza dei tre quinti sempre dei componenti, mentre dal settimo in poi basterà la maggioranza dei tre quinti, ma dei presenti in aula.
In poche parole, se si dovesse andare oltre la settima votazione, coloro che si opporrebbero al Partito Democratico sarebbero costretti da quest'ultimo a stare in Parlamento e ci sarebbe un casino e gli oppositori cederebbero per sfinimento.
Tuttavia, ci sarebbe un'altra situazione: la mancanza di vincolo di mandato potrebbe indurre una parte degli oppositori a passare con il Partito Democratico e con Renzi.
Così, quest'ultimo potrebbe eleggere il Presidente della Repubblica che vorrebbe, senza avere una vera rappresentanza rispetto ai voti del popolo e controllare Camera, Senato e Quirinale, in dispregio delle regole democratiche.
Cordiali saluti.






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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.