Cari amici ed amiche,
leggete l'editoriale del direttore di "Panorama" Giorgio Mulé che è intitolato "Fermate le mattane di Matteo".
Dell'editoriale, riporto questo stralcio:
"A oggi Matteo Renzi si conferma, molto banalmente e mi scuso per la povertà di linguaggio, un imbroglione. Non sa perdere, questa è la verità.
Nel suo delirio di onnipotenza ha prefigurarato scenari da irresponsabile pur di non lasciare la tolda di comando e in 48 ore ha cambiato idea con la velocità di un centometrista: elezioni sì...elezioni no...elezioni forse; mi dimetto da premier...anzi no...magari sì; lascio la segreteria del partito...macché rimango).
Alla disperata ricerca di una valida ragione per non sloggiare è arrivato ad annettere il totale dei voti del Sì (il 40,9 per cento) a se stesso pur sapendo di dire una corbelleria inventata, ovviamente, per andare contro ciò che egli stesso aveva ripetuto fino alla noia prima del voto per blandire i cittadini e cioè: non pensate di andare a votare per me ma solo per riformare la Costituzione ed è per questo che mi appello a tutti gli elettori soprattutto quelli di centrodestra. L'ennesima capriola.
La verità è semplice: in barba agli endorsement e alle mancette, alle riforme strombazzate e alla minaccia di apocalisse (altro che crolli in Borsa...) gli ha voltato le spalle l'Italia dei disoccupati e degli imprenditori (rispettivamente con il 72 e il 76 per cento di No), degli studenti (58 per cento) e degli insegnanti (66), degli operai(66) e dei liberi professionisti (62).".
Proprio questa è la caratteristica della Caporetto dell'ex-premier Matteo Renzi.
Renzi, si è sempre presentato come "il nuovo che avanza" o il "giovane che vuole rinnovare la politica cacciando via questi politici vecchi e corrotti".
Egli ha creato delle aspettative e poi le ha sistematicamente deluse.
A voltargli le spalle sono stati proprio quei giovani su cui lui contava e che diceva di volere risollevare.
Nel referendum, ben il 68% degli under 35 ha votato "No".
Gli studenti, quelli sotto i 30 anni, hanno votato in massa "No".
Ben l'81% degli studenti ha votato "No".
Il "Sì" ha vinto solo tra i pensionati, che (guarda caso) hanno avuto le mance dal Governo Renzi.
Ora, Renzi non vuole lasciare il Governo del nostro Paese.
Come avevo scritto ieri, gira una notizia secondo cui quella di Alleanza Liberalpopolare-Autonomie sarebbe una pantomima.Secondo questa notizia, usando il pretesto della mancanza di sottosegretari da esso espressi, il partito di Denis Verdini e soci avrebbe deciso di non dare la fiducia al Governo di Paolo Gentiloni per un piano concordato con l'ex-premier Matteo Renzi.
Renzi vuole tornare al governo.
E' inutile nasconderlo.
Il legame tra Renzi e Verdini è molto forte.
Gentiloni è un uomo controllabile per Renzi ma (notoriamente) Renzi vuole avere il potere per sé e la scelta di piazzare a Palazzo Chigi il suo ministro degli Esteri è stata solo un compromesso tra l'accettare un Governo Renzi bis, che gli avrebbe fatto perdere la faccia e quel briciolo di reputazione e di dignità agli occhi della gente che gli sono rimaste, e l'abbandono totale dello scenario politico, che gli avrebbe fatto perdere tutto, Governo e Partito Democratico.
Renzi scalpita e vuole tornare al Governo.
Questo lo differenzia, per esempio, da Massimo D'Alema.
Si può criticare ed attaccare D'Alema sotto vari punti ma su una cosa egli non può essere criticato.
Nel 2000, il centrosinistra era al governo con D'Alema premier e questi si era dimesso dopo avere perso le elezioni amministrative, senza più fare strane alchimie pur di tornare al governo.
Renzi, invece, sta facendo ogni cosa pur di restare in sella.
Così, il suo amico Verdini potrebbe aiutarlo, non dando l'appoggio a Gentiloni.
Un Gentiloni indebolito è ancora più controllabile per Renzi, il quale potrebbe trovare il pretesto per farlo a cadere e per fare ricadere la colpa di una crisi sia alle opposizioni (Movimento 5 Stelle e centrodestra) sia alla minoranza del Partito Democratico.
Così, Verdini farebbe il gioco del pokerista di Pontassieve. Come disse un grande politico: "A pensare male si fa peccato ma ci azzecca".
Il gioco di Renzi è pericoloso.
Egli vuole coltivare le sue ambizioni facendo una scommessa sulla pelle dei cittadini.
Renzi è disposto a fare di tutto pur di restare al governo.
Egli è disposto anche a mettere il nostro Paese in ginocchio, pur di perseguire il suo scopo.
Va fermato.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
D'Alema ha piazzato il culo in UE con lauti emolumenti e se ne frega dell'Italia, Renzi è un caso diverso, sarà rieletto segretario al PD a quote bulgare e al primo passo falso del conte, il suo padrino gli ridarà la poltrona cui tanto tiene......questo paese è sempre in mezzo a farse e tragedie, in questo caso solo la seconda ipotesi.
RispondiEliminaSia chiaro, non ho difeso D'Alema.
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