Cari amici ed amiche,
la vice-segretaria del Partito Democratico, la quale è anche governatrice del Friuli Venezia-Giulia, ha attaccato il leader della Lega Nord Matteo Salvini.
Come riporta "Il Giornale", lo scontro è nato sul voto estero.
I seggi hanno chiuso con il 40% dell'affluenza. Si tratta di un milione e 600 mila italiani all'estero che potrebbero rivelarsi decisivi nel risultato del voto. Su tutte queste schede, però, pende l'ombra dei brogli. "Conto sul fatto che il voto degli italiani - tuona Matteo Salvini - superi gli eventuali Sì inventati e comprati da Renzi in giro per il mondo". Le accuse del leader della Lega Nord hanno fatto infuriare i democratici, che sono subito passati al contrattacco. "Vogliono gli osservatori dell'Onu? Noi non siamo Salvini - controbatte la governatrice del Friuli-Venezia Giulia, Debora Serracchiani - noi ci fidiamo delle nostre istituzioni e chi non si fida non è italiano".
La signora Serracchiani ha perso un'occasione d'oro di fare una figura dignitosa, tacendo.
Le preoccupazioni di Salvini paiono fondate.
Ricordiamo ciò che è accaduto in Austria, alle elezioni presidenziali.
Quelle elezioni sono state decise dal voto estero.
Gli austriaci in Austria avevano votato il candidato di destra Norbert Hofer ma con il voto estero il risultato è stato ribaltato a favore del competitor di sinistra Alexander Van der Bellen.
Sul voto estero sono stati riscontrati dei vizi e le elezioni sono state annullate.
Dunque, la signora Serracchiani ha perso l'occasione di tacere.
E' interesse di tutti, anche dello stesso Partito Democratico (non che io faccia gli interessi di quest'ultimo, essendo io uno dei più acerrimi avversari di esso), che il voto sia regolare e senza ombre.
Vogliamo pensare al bene del nostro Paese?
Vogliamo pensare al bene del nostro Paese?
Cordiali salutu.
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