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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 3 dicembre 2016

Canto de la canonica di Borley

Qui per el ministerio si fici...
et per familiasua unni tri funu li Sciabuli...
lu sere Arricu la casa 'n Borley...

et l'animi tutti rispigghiati funu...
et li spiriti ntâ la casa di Diu...
cum di frati li canti...
di un homo di carri 'nnammurata vinni la soru Maria...
unni 'l munisterio stesi et mancu lu focu misi ibi animi di sancti!

Questa mia poesia introduce in parte un tema che tratto spesso nel periodo natalizio: la storia inglese dei secoli XVI e XVII.
Essa parla della canonica di Borley (Borley rectory) una casa realizzata nel 1863 dal reverendo Henry Dawson Bull, vicario anglicano di Borley, una città dell'Essex, il cui stemma ha raffigurate tre sciabole.
Si ritenne che il luogo su cui fu costruita la casa fosse stato occupato da uno dei monasteri chiusi da re Enrico VIII a partire dal 1536.
Di questa costruzione vittoriana si disse che fosse stata uno dei luoghi più infestati di fantasmi.
In particolare, si parla di una giovane monaca e di un cocchiere senza testa.
Appena il reverendo e la sua famiglia (i preti della Chiesa anglicana possono sposarsi) entrarono in quella casa, subito iniziarono a manifestarsi strani fenomeni.
Si sentivano rumori strani e si videro strane apparizioni.  Una notte, una delle figlie del presule fu risvegliata da uno schiaffo.
Situazioni strane si verificarono anche nella vicina chiesa, ove si sentivano canti di monaci.
Dal 1892 al 1927, Harry Bull, figlio di Henry, succedette al padre nel ruolo di vicario.
Ad un certo punto, la cuoca della casa riferì di trovare una porta aperta ogni ogni mattina, quando ogni sera ella la chiudeva a chiave.
In quel periodo iniziarono ad essere denunciate le apparizioni della monaca e del cocchiere.
Nel 1930, il reverendo Lionel Algernon Foyster e la moglie Marianne si trasferirono nella canonica di Borley, da quel momento le manifestazioni paranormali divennero molto più intense e violente, soprattutto in presenza della signora Marianne, che una notte venne aggredita, fu scaraventata fuori dal letto e venne schiaffeggiata da una presenza invisibile. Gli oggetti si spostavano da soli, molto spesso sparivano, apparivano altri oggetti, tra i quali ci fu una medaglia con l'effigie di Sant'Ignazio e la scritta "Roma"*, i vetri si rompevano senza motivo, si sentivano colpi sul muro e passi erano incessanti. Si manifestavano anche i poltergeist, spiriti che scaraventavano oggetti.
Capitava spesso di restare bloccati nelle stanza a causa delle porte che si chiudevano a chiave da sole, e di trovare sui muri scritte che imploravano aiuto.
Una di queste recitava:

"I cannot understand. Tell me more"*.

Quando i fonemi soprannaturali diventarono sempre più frequenti e violenti, il reverendo Foyster decise di rendere noti gli eventi. Lo studioso Harry Price, ricercatore del paranormale e giornalista comincio a svolgere delle ricerche e degli esperimenti sull'edifico. Fece frequentare la canonica, a rotazione, 42 investigatori. I vari studiosi, riuscirono a mettersi in contatto con degli spiriti, più volte si trattava di una donna francese vissuta nel XVII secolo, la quale si presentava come Marie Lairre, un ex suora costretta dalla famiglia ad abbandonare il proprio cammino religioso e sposare un nobile, che in passato possedeva il terreno dove sorgeva Borley Rectory e che in quella terra era stato seppellito il suo corpo dopo che il marito l’aveva uccisa per gelosia. Ella, infatti, si innamorò del cocchiere, il quale la ricambiò. Evidentemente, anche l'amante finì male.
Dai contatti avuti durante le sedute, la convinzione che la canonica fosse stata costruita su un monastero comincio a vacillare e si cominciò a pensare che sotto l’edifico ci potesse essere un terreno che accoglieva le vittime di peste.
Le indagini durano fino al 1939 quando la canonica di Borley, venne distrutta da un’incendio che era stato predetto dallo spirito di Marie Lairre 11 mesi prima durante una seduta spiritica. L’incendio si sviluppò nella sala a mezzanotte del 27 febbraio 1939. Gli abitanti del villaggio rimasero pietrificati nello scorgere, alla finestra del piano superiore, una giovane donna rimasta evidentemente intrappolata. Ma nella casa non c’era nessuno e, domato l’incendio, non fu ritrovato alcun corpo.
Circa 10 anni dopo, alcuni scavi portarono alla luce le ossa di un’essere umano di sesso femminile di circa 30 anni, probabilmente erano i resti di Marie che non trovava pace non essendo stata sepolta in un luogo consacrato. Le spoglie dalla donna vennero sepolte nel cimitero di una cittadina vicina dopo che il parroco ne celebrò il funerale.
Nel 1944, la canonica fu demolita.
Ora, passiamo alla parte storica.
Premetto che sono cattolico e sul paranormale sono prudente.
Anzi, mi guardo bene dal trattare l'argomento.
Spesso, le storie di fantasmi o sono storielle atte ad attirare turisti o sono vere e proprie truffe o, se c'è davvero qualcosa di soprannaturale, possono essere storie di fatti non legati a Dio.
Un morto non può manifestarsi sulla Terra, senza che Dio lo voglia.
Questo vuole dire che un morto può apparire tra noi solo con il permesso di Dio.
Per esempio, nella trasfigurazione, Mosè ed il profeta Elia apparvero a Gesù Cristo.
Credere nei fantasmi non va contro la nostra fede ma bisogna fare molta attenzione.
Invocare i morti e fare domande ad essi va contro il primo comandamento ed è anche pericoloso perché si rischia di venire a contatto con spiriti che potrebbero essere legati a forze non buone, forze demoniache.
Chi invoca i morti non può essere considerato né cristiano né cattolico.
Ora, parlo della parte che mi interessa, quella storica.
La storia parla di una ex-suora fatta sposare ad nobile a cui apparteneva il terreno in cui fu costruita la canonica mise in discussione la tesi secondo cui quel luogo sarebbe stato di un monastero.
Io penso il contrario.
Vorrei ricordare che nel 1536, il re Enrico VIII (1491-1547) fece sopprimere i monasteri.
La corona poi rivendette le terre alla nobiltà di corte.
Quindi, non sarebbe da escludere la tesi secondo il terreno del nobile a cui fu fatta sposare l'ex-suora fosse stato prima di un monastero.
La storia dei presunti canti di monaci potrebbe avallare questa tesi.
Il nobile a cui Marie Lairre fu fatta sposare visse nel secolo XVII, quando i monasteri furono soppressi da molto tempo, a meno che egli non fosse stato cattolico.
Certo, se fosse stato cattolico, egli avrebbe dovuto praticare la sua fede di nascosto, visto che i cattolici in Inghilterra erano perseguitati.
Spero di avere dato qualche spunto.
Per saperne di più, seguite i link qui sotto.
Cordiali saluti.

* Nozioni prese dal libro in mio possesso "Il Mondo dell'Incredibile", Reader's Digest.


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Ringrazio un caro amico di questa foto.