oggi, iniziano le operazioni di preparazione dei seggi per il referendum e gli scrutatori debbono essere sul luogo per preparare ogni cosa.
Domani, ci saranno le operazioni di voto e gli scrutatori ed i presidenti di seggio saranno lì ogni giornata.
Quindi, chi è cattolico rischia di non potere andare a messa.
E' anche il mio caso, essendo io cattolico e facendo lo scrutatore.
Io sarò al seggio 2 di Roncoferraro (Mantova).
Tenete conto del fatto che qui a Roncoferraro la messa del sabato pomeriggio si faccia alle 4.00 PM per una questione organizzativa.
Gestendo due parrocchie, il nostro parroco ha programmato le messe seguendo le esigenze di queste ultime. E' da capire. Se ci fosse qualche sacerdote in più non sarebbe male.
Ora, la cosa mi ha creato una questione di coscienza e non solo.
Leggendo il Catechismo della Chiesa cattolica, ho trovato questo interessante capitolo:
"1913 La partecipazione è l'impegno volontario e generoso della persona negli scambi sociali. È necessario che tutti, ciascuno secondo il posto che occupa e il ruolo che ricopre, partecipino a promuovere il bene comune. Questo dovere è inerente alla dignità della persona umana.
1914 La partecipazione si realizza innanzi tutto con il farsi carico dei settori dei quali l'uomo si assume la responsabilità personale: attraverso la premura con cui si dedica all'educazione della propria famiglia, mediante la coscienza con cui attende al proprio lavoro, egli partecipa al bene altrui e della società. 162
1915 I cittadini, per quanto è possibile, devono prendere parte attiva alla vita pubblica. Le modalità di tale partecipazione possono variare da un paese all'altro, da una cultura all'altra. « È da lodarsi il modo di agire di quelle nazioni nelle quali la maggioranza dei cittadini è fatta partecipe della gestione della cosa pubblica in un clima di vera libertà ». 163
1916 La partecipazione di tutti all'attuazione del bene comune implica, come ogni dovere etico, una conversione incessantemente rinnovata delle parti sociali. La frode e altri sotterfugi mediante i quali alcuni si sottraggono alle imposizioni della legge e alle prescrizioni del dovere sociale, vanno condannati con fermezza, perché incompatibili con le esigenze della giustizia. Ci si deve occupare del progresso delle istituzioni che servono a migliorare le condizioni di vita degli uomini. 164
1917 Spetta a coloro che sono investiti di autorità consolidare i valori che attirano la fiducia dei membri del gruppo e li stimolano a mettersi al servizio dei loro simili. La partecipazione ha inizio dall'educazione e dalla cultura. « Legittimamente si può pensare che il futuro dell'umanità sia riposto nelle mani di coloro che sono capaci di trasmettere alle generazioni di domani ragioni di vita e di speranza ». 165
In sintesi
1918 « Non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio » (Rm13,1).
1919 Ogni comunità umana ha bisogno di un'autorità per conservarsi e svilupparsi.
1920 « La comunità politica e l'autorità pubblica hanno il loro fondamento nella natura umana e perciò appartengono all'ordine stabilito da Dio ». 166
1921 L'autorità è esercitata in modo legittimo se si dedica al conseguimento del bene comune della società. Per raggiungerlo, deve usare mezzi moralmente accettabili.
1922 La diversità dei regimi politici è legittima, a condizione che essi concorrano al bene della comunità.
1923 L'autorità politica deve essere esercitata entro i limiti dell'ordine morale e garantire le condizioni d'esercizio della libertà.
1924 Il bene comune comprende « l'insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono ai gruppi, come ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente ». 167
1925 Il bene comune comporta tre elementi essenziali: il rispetto e la promozione dei diritti fondamentali della persona; la prosperità o lo sviluppo dei beni spirituali e temporali della società; la pace e la sicurezza del gruppo e dei suoi membri.
1926 La dignità della persona umana implica la ricerca del bene comune. Ciascuno ha il dovere di adoperarsi per suscitare e sostenere istituzioni che servano a migliorare le condizioni di vita degli uomini.
1927 È compito dello Stato difendere e promuovere il bene comune della società civile. Il bene comune dell'intera famiglia umana richiede un'organizzazione della società internazionale.".
Vorrei indurre tutti ad una riflessione e porre alcune domande a cui spero di avere una risposta.
Anche fare lo scrutatore è da considerarsi un servizio al bene comune, essendo un lavoro per lo Stato e per quell'istituzione la cui autorità è "stabilita da Dio"?
Personalmente, io non farei votare per forza di domenica ma anche negli altri giorni della settimana.
Se un popolo sente come sua l'istituzione può votare anche di lunedì, di martedì o in qualsiasi altro giorno della settimana.
Gli USA ci debbono insegnare qualcosa, visto che le elezioni presidenziali si sono svolte di martedì.
Americanizziamoci un po'!
Pregate per me e per tutti i cattolici che (come me) salteranno la messa per l'ufficio elettorale.
Pregate per me e per tutti i cattolici che (come me) salteranno la messa per l'ufficio elettorale.
Cordiali saluti.
Signor fucilone lei farà lo scrutatore? Ci faccia vincere allora! Ahaha scherzo ovviamente.
RispondiEliminaSpero che a farci vincere siano gli elettori, con il voto.
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