Caro Donald, questo è parlare

Cari amici ed amiche,

questo è il messaggio sulla sua pagina di Facebook del candidato presidente repubblicano Donald J. Trump in merito ai recenti fatti di sangue:
"Ieri sera è stato orribile, in stile esecuzione, la sparatoria di Dallas contro 12 agenti delle forze dell'ordine - cinque dei quali sono stati uccisi e sette feriti. E' un attacco al nostro paese. E' un attacco premeditato, coordinato contro gli uomini e le donne che ci tengono al sicuro.Dobbiamo ristabilire la legge e l'ordine. Dobbiamo ripristinare la fiducia del nostro popolo per essere protetto e al sicuro nelle loro case e per la strada.
L' assurda, la tragica morte di due persone in Louisiana e Minnesota ci ricorda quanto ancora deve essere fatto.
Questa mattina ho offerto i miei pensieri e preghiere per tutte le famiglie delle vittime, e preghiamo per i nostri coraggiosi agenti di polizia e i primi soccorritori che rischiano la vita per proteggere noi ogni singolo giorno.
La nostra nazione è diventato troppo divisa. Troppi americani sentono di avere perso la speranza. Il crimine è danneggiare troppo molti cittadini. Le tensioni razziali sono peggiorate e non migliorate. Questo non è il sogno americano che tutti vogliamo per i nostri figli.
Questo è il momento, forse più che mai, per una forte leadership, con amore e compassione. Tireremo avanti attraverso queste tragedie.".

La traduzione da me fatta è molto libera.
Questo è il messaggio originale in inglese:



"Last night’s horrific execution-style shootings of 12 Dallas law enforcement officers – five of whom were killed and seven wounded- is an attack on our country. It is a coordinated, premeditated assault on the men and women who keep us safe.


We must restore law and order. We must restore the confidence of our people to be safe and secure in their homes and on the street.

The senseless, tragic deaths of two people in Louisiana and Minnesota reminds us how much more needs to be done.

This morning I offer my thoughts and prayers for all of the victims’ families, and we pray for our brave police officers and first responders who risk their lives to protect us every single day.

Our nation has become too divided. Too many Americans feel like they’ve lost hope. Crime is harming too many citizens. Racial tensions have gotten worse, not better. This isn’t the American Dream we all want for our children.

This is a time, perhaps more than ever, for strong leadership, love and compassion. We will pull through these tragedies.".

Quello che sta accadendo negli USA è ben più di una tragedia.

Sembra quasi una guerra civile.

Trovo che le parole di Trump siano condivisibili.

Qui in Italia, c'è chi ritiene che Trump sia un "arruffapopoli" .

In realtà, con le sue parole, egli ha dimostrato di volere una pacificazione e ha parlato da statista.

Trump ha dimostrato un "arruffapopoli".

Lo ammetto: io ho sostenuto Ted Cruz pensando che Trump abbia usato toni troppo accessi e che abbia parlato più alla pancia che non alla testa della gente.

Mi sono sbagliato. 

Trump sa anche parlare da statista. 

Nella situazione attuale, bianchi e neri si trovano essere vittime e carnefici allo stesso tempo.

Secondo me, si dovrebbe fare quello che il grande San Giovanni Paolo II Papa fece in Irlanda del Nord, quando fece sedere sullo stesso tavolo gli esponenti religiosi cattolici e protestanti, per trovare una pacificazione.

Questo fu propedeutico ai famosi Accordi del Venerdì Santo del 1998.

Secondo me, Papa Francesco potrebbe fare benissimo una cosa del genere, cercando di fare sedere sullo stesso tavolo i leader religiosi delle varie comunità e (magari) anche il presidente americano Barack Obama ed i candidati Hillary Clinton e Donald Trump.

Con un Trump così conscio dell'attuale situazione un'interlocuzione sarebbe una buona cosa.
Ringrazio l'amica Stephanie dello spunto.

Cordiali saluti.