Cari amici ed amiche,
vi invito a leggere l'articolo scritto da Giuseppe Salvaggiulo su "La Stampa" che è intitolato "Riforma sbagliata, no al referendum".
L'articolo riporta il parere di cinquanta costituzionalisti su questa riforma, la quale per loro darebbe troppi poteri al governo.
I costituzionalisti in questione hanno detto che "non c'è autoritarismo", ma che "il testo dà troppi poteri al governo".
Ora, io la vedo diversamente.
Da quello che vedi, il vero problema di questa "riforma costituzionale", che il premier Matteo Renzi ha tanto voluto, è il fatto che essa riduca la democrazia.
Io non mi spavento del fatto che il governo possa avere più poteri.
Grandi democrazie, come Canada, Regno Unito ed Australia, hanno governi con larghi poteri.
Però, hanno anche dei parlamenti forti.
Io mi spavento del fatto che queste "riforme" riducano di fatto la democrazia.
Infatti, le "riforme" proposte da Renzi rendono il Senato non più elettivo e la Camera dei Deputati elettiva con una legge elettorale, l'"Italicum", che (con l'eventuale entrata in vigore di queste "riforme"), farà governare un partito, a prescindere dal fatto che esso alle elezioni prenda la maggioranza dei voti.
Quindi, il Parlamento non conterà nulla.
Inoltre, queste "riforme" non garantiscono le opposizioni.
Ad ottobre ci sarà il referendum su queste riforme.
La cosa migliore sarebbe proporre un referendum a più quesiti, così da potere salvare il le poche cose buone di queste "riforme" (come l'abolizione del bicameralismo paritario) e da potere dire no a certe schifezze, come l'idea del Senato non elettivo.
Renzi sarà d'accordo?
Io ne dubito.
Cordiali saluti.
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