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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 27 aprile 2016

Anche Toti sarebbe pronto a lasciare Forza Italia?

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo del quotidiano "Libero" che è intitolato "Forza Italia, la scissione di Toti: verso l'addio, ecco chi va con lui".
Secondo l'articolo, la scelta operata dal presidente Berlusconi di riallacciare i rapporti con Alfano e di sostenere Guido Bertolaso a Roma non è piaciuta a molti della stessa Forza Italia.
Lo confesso, la cosa non piace nemmeno a me, che ho sempre sostenuto il presidente Berlusconi.
Secondo la notizia, pare che il governatore della Liguria, Giovanni Toti, sia pronto a rompere con Forza Italia.
Egli, ed altri esponenti del partito non avrebbero condiviso la scelta del presidente Berlusconi di sostenere Bertolaso, scelta che ha provocato la rottura nel centrodestra.
A scatenare le perplessità della ronda azzurra il fatto che il presidente abbia scritto che "Forza Italia non è di destra" e il passaggio in cui si legge "io, presidente, sono l'unico responsabile e l'unico garante della sintesi". Una frase quest'ultima, con cui di fatto Berlusconi "azzera" la leadership incombente proprio di Giovanni Toti, il quale è il primo "promotore" dell'asse con la Lega Nord di Matteo Salvini.
Insomma, in Forza Italia lo scontro si è fatto durissimo: in tanti non digeriscono l'idea di allearsi con i vecchi ribelli, con il Nuovo Centrodestra o con gli esuli di Alleanza Popolare Autonomie, il partito di Denis Verdini. E così, ora, si deve tornare allo scorso giovedì, quando nel corso dell'Ufficio di presidenza proprio Toti ha vergato un documento che, si ipotizza, fosse destinato a proporre l'idea di una federazione dei partiti uniti di centrodestra, a braccetto con le Lega Nord. Un'idea, va da sé, rifiutata da Palazzo Grazioli e dal "cerchio magico berlusconiano". Tra chi caldeggia l'idea, oltre Toti, vi sarebbero anche il capogruppo in Senato Paolo Romani e l'ex-ministra dell'Istruzione Mariastella Gelmini. L'obiettivo è chiaro: un listone unico col Carroccio, grazie al quale superare gli ostacoli dell'Italicum. La scissione, ora, è davvero vicina?
Come ha detto Vittorio Feltri, il centrodestra sta diventando come il salamino.
Se n'è andato Pierferdinando Casini e se n'è portato via una fetta.
Così hanno fatto Fini, Salvini, Meloni e Fitto ed ora potrebbero fare lo stesso anche Toti ed altri.
Al presidente Berlusconi rischia di restare il culetto del salamino.
Il presidente Berlusconi sta rischiando parecchio.
Rischia di diventare irrilevante ed isolato nel centrodestra, quando avrebbe potuto fare il padre nobile, promuovendo una federazione del centrodestra, e (quello che è peggio) rischia di creare una divisione nella medesima area politica.
Non sarebbe un bel modo di chiudere una carriera politica che era sempre stata di alto livello.
Cordiali saluti. 


2 commenti:

  1. Caro Antonio...purtroppo è così. Proprio come dici e scrivi tu. Concordo! Una bellissima storia politica che mi ha coinvolto per oltre vent'anni si sta bruciando miseramente. Un abbraccio e un caro saluto. Gius

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  2. Lo penso pure io. Io sono amareggiato da tutto ciò.

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Beatrice Venezi boicottata perché è di destra

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.