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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 21 aprile 2016

Ma quanta ipocrisia!

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Ecco la "barbarie giustizialista" che non ha indignato Re Giorgio".
Oggi, l'ex-presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parla di "giustizialismo".
In passato, però, quando egli era al Quirinale, Napolitano taceva di fronte a veri e propri atti di quel "giustizialismo" che oggi egli condanna.
Va citato il caso del mancato re d'Italia Vittorio Emanuele. Le sue frasi, non proprio regali, hanno fatto il giro d'Italia. E così la storia gloriosa dei Savoia è diventata cronaca sporca, in un diluvio di intercettazioni. Per giorni e giorni le gesta del principe si sono trasformate in un penoso fumetto popolare, con un capitolo sui sardi e un altro sulle prostitute. L'opinione pubblica si è rimpinzata di dialoghi imbarazzanti, ma alla fine, nel frastuono generale, anche le accuse sono evaporate. Via i reati gravissimi, via le contestazioni e le tangenti, via l'associazione a delinquere e tante scuse per gli arresti. Si può parlare del classico malcostume tricolore: sempre uguale da anni e anni. Arresti fra squilli di tromba, frasi a effetto atterrate al momento giusto sui giornali, capi d'imputazione chilometrici. Poi, col tempo, le nebbie della giustizia si diradano lasciando un paesaggio di rovine. Un copione che si rinnova maledettamente uguale. Roberto Salmoiraghi, esponente di Forza Italia e sindaco di Campione d'Italia, finisce nella rete stesa dall'allora pubblico ministero di Potenza Henry John Woodcock intorno all'onnipresente Vittorio Emanuele. E segue la stessa umiliante trafila: le manette per, nientemeno, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e allo sfruttamento della prostituzione. Intanto, mentre lo portano a Potenza ascolta i giornali radio che ripetono il suo nome in una litania di presunti traditori del bene pubblico. Nessuno prova a ricordare che la presunzione di innocenza "non è un velo d'ipocrisia, ma un richiamo forte alla realtà concreta". E la realtà reclama la sua innocenza. Addirittura non deve nemmeno passare in aula per il processo perché il dibattimento si affloscia ancora prima di cominciare. Salmoiraghi si dimette da sindaco, il tempo gli restituisce l'onore.
Di fronte a tutto ciò, Napolitano è stato zitto.
Napolitano è stato zitto anche riguardo al presidente Berlusconi.
Contro di lui sono state fatte gogne mediatiche di ogni tipo.
Napolitano è stato zitto.
Quando c'è stata la decadenza da senatore del presidente Berlusconi, sono state fatte tante forzature, per farlo decadere.
Cos'ha detto Napolitano?
Napolitano non ha detto nulla!
Oggi, egli parla di "giustizialismo".
Se, anziché Matteo Renzi ed il Partito Democratico, fossero stati al governo il presidente Berlusconi ed il centrodestra e se ci fossero stati gli stessi scandali che ci sono oggi, Napolitano avrebbe parlato di "giustizialismo".
Io ne dubito.
Cordiali saluti.



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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.