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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 20 aprile 2016

L'Isis e gli errori dell'Europa

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo scritto da Anna Germani su "Panorama" che è intitolato "Isis-ecco gli errori di voi Europei per fermare i kamikaze".
L'articolo riporta un'intervista a Matthew Levitt, direttore del Washington Institute's Stein program on counterterrorism and intelligence (nella foto).
Levitt sostiene che gli attentati in Belgio sono stati frutto anche di errori dei nostri servizi di sicurezza.
Questi ultimi hanno lavorato male non sono stati coordinati.
Però, del discorso fatto da Levitt mi interessa questa parte:

"Molenbeek è come un altro mondo, un'altra cultura, una ferita purulenta nel cuore dell'Europa e della NATO. Solo otto su 114 imam a Bruxelles parlano una delle lingue locali.
La comunità musulmana è di circa 100.000 persone: è la seconda più povera del Belgio, con un elevatissimo tasso di disoccupazione e di criminalità e con un giro di affari illegali che rende Molenbeek altamente transitoria".

Quante Molenbeek ci sono qui in Europa?
Quante di queste "ferite purulente" sono presenti qui in Europa?
Certo, la disoccupazione e la povertà possono favorire certe situazioni.
Però, è vero anche che il relativismo e la volontà di "non avere un'identità" che l'Europa ha deciso di mettere in pratica abbia favorito il terrorismo.
Molti giovani musulmani cresciuti in Europa hanno surrogato questa assenza di un'identità europea con il fanatismo islamico.
Questo li fa avvicinare al terrorismo.
Cordiali saluti.



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Ringrazio un caro amico di questa foto.