l'amico e socio Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione le parole di Sir Francis D'Arcy Godolphin Osborne, ambasciatore britannico presso la Santa Sede:
"Esprimo la mia ammirazione e gratitudine nei confronti degli innumerevoli italiani, perlopiù della classe contadina più povera nelle zone di campagna, che hanno mostrato una generosità e una gentilezza sconfinate… Hanno mostrato un’abnegazione e un coraggio magnifici nel condividere i loro pochi vestiti e gli scarsi viveri e, soprattutto, nel mettere a rischio la loro vita e quella dei loro familiari e amici… Siamo debitori verso il popolo italiano e questo debito non dovrebbe essere dimenticato e non può essere saldato".
Ringrazio Angelo.
Le parole dell'ambasciatore (nella foto) ci deve dare ancora l'idea del carattere eroico che ebbe il popolo italiano durante la II Guerra Mondiale.
Non parlo dei partigiani ma parlo di quelle famiglie e di quei preti e di quelle suore che ospitarono gli ebrei nelle loro case e nei loro conventi.
Parlo anche delle famiglie che condivisero i loro viveri con i soldati alleati.
Queste persone vanno ricordate come eroi.
Cordiali saluti.
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