il giornale "L'Informale" riporta un articolo intitolato "Francesco Giordano, dall’omicidio Tobagi alla propaganda antisionista per il 25 aprile".
“Noi vogliamo che quest’anno, e per i prossimi, la bandiera di Israele non debba e non possa sfilare nei nostri cortei… Quest’anno Israele NON sarà presente, tante bandiere porteranno tante ne bruceremo”.
Così scriveva Francesco Giordano sul suo profilo Facebook, in attesa delle celebrazioni del 25 aprile 2015 a Milano, giusto un anno fa.
Quello che in quella occasione era accaduto è ancora oggi a noi noto.
Nelle manifestazioni del 25 aprile dell'anno scorso, le bandiere della Brigata Ebraica è stata attaccata dai "partigiani" filo-palestinesi a Milano e a Roma è stata costretta a disertare la manifestazione.
Ora, Francesco Giordano torna di nuovo ad attaccare Israele, che nella sua mente contorta sarebbe rappresentato dalla Brigata Ebraica.
In primo luogo, al signor Giordano vorrei ricordare che Israele è un grande Paese democratico e che rispetta le minoranze.
Quindi, che nessuno si permetta di paragonarlo alla Germania nazista.
In secondo luogo, vorrei ricordare anche che la Brigata Ebraica contribuì a liberare l'Italia dal nazi-fascismo.
Per finire, ricordo che la "Palestina" fu inventata dal muftì di Gerusalemme Amin al Hosseini, che era amico di Adolf Hitler e che con lui condivideva i progetti criminali.
Questi "novelli partigiani" studino la storia.
Se questo è il 25 aprile, io non festeggio.
Cordiali saluti.
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